ChemChina alla conquista di Syngenta, maxi-offerta da 43 mld di dollari
Affondo cinese nel business dell’agrochimica. China National Chemical Corp. (ChemChina) ha lanciato una maxi-offerta per rilevare il controllo di Syngenta e diventare così il leader mondiale nella fornitura di pesticidi e di prodotti agrochimici. Il colosso cinese a controllo statale ha offerto 465 dollari per ogni azione Syngenta, valutando il colosso svizzero dell’agroindustria più di 43 miliardi di dollari. L’offerta prevede anche un dividendo straordinario di 5 franchi svizzeri se l’operazione andrà in porto. Quella di ChemChina su Syngenta sarà la più grande acquisizione da parte di una società cinese e permetterà a ChemChina di superare il colosso statunitense Monsanto.
La stessa ChemChina lo scorso anno ha rilevato il controllo dell’italiana Pirelli con un’opa da 7 mld di euro.
Il consiglio di amministrazione di Syngenta ha raccomandato agli azionisti di aderire all’offerta che risulta di circa il 20 per cento superiore rispetto al prezzo di chiusura di ieri del titolo Syngenta (392,30 franchi svizzeri, pari a 385 $).
ChemChina prevede di mantenere il management di Syngenta, con Ren presiedere e un board di 10 persone che comprenderà quattro degli attuali membri del consiglio di Syngenta. ChemChina prevede di chiudere l’operazione entro fine anno. Syngenta ha registrato un fatturato di 13,4 miliardi di dollari nel 2015, principalmente dalla protezione delle colture quali pesticidi e il business dei sementi.