Notizie Notizie Italia Cellulari: Antitrust multa Telecom Italia, Wind, Vodafone e H3G per pratiche scorrette

Cellulari: Antitrust multa Telecom Italia, Wind, Vodafone e H3G per pratiche scorrette

22 Gennaio 2015 07:39
I quattro maggiori operatori della telefonia mobile in Italia vengono multate dall’Antitrust per pratiche commerciali scorrette ai danni dei consumatori. L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di sanzionare Telecom Italia, Wind, Vodafone e H3G per aver adottato pratiche commerciali scorrette nell’ambito della commercializzazione dei servizi premium utilizzati via internet da cellulare. 
Nel corso del 2014, l’Antitrust ha ricevuto numerosissime segnalazioni con le quali associazioni di consumatori e utenti di telefonia mobile denunciavano la fornitura non richiesta, e il relativo addebito da parte del proprio operatore sul credito telefonico della sim, di servizi a sovrapprezzo (i cosiddetti servizi premium, quali giochi e video) accessibili durante la navigazione in mobilità mediante banner, pop up e landing page. Anche sulla base di quanto emerso nel corso delle ispezioni eseguite con l’assistenza della Guardia di Finanza, l’Antitrust ha accertato che i quattro operatori hanno attuato una pratica commerciale scorretta riconducibile a due condotte: da un lato, l’omissione di informazioni circa il fatto che il contratto di telefonia mobile sottoscritto pre-abilita la sim alla ricezione dei servizi a sovrapprezzo, nonché circa l’esistenza del blocco selettivo per impedire tale ricezione e la necessità per l’utente che voglia giovarsene di doversi attivare mediante una richiesta esplicita di adesione alla procedura di blocco; dall’altro, l’adozione da parte dell’operatore di telefonia mobile di un comportamento qualificato come aggressivo, consistente nell’attuazione di una procedura automatica di attivazione del servizio e di fatturazione in assenza di qualsiasi autorizzazione da parte del cliente al pagamento, nonché di qualsiasi controllo sulla attendibilità delle richieste di attivazione provenienti da soggetti quali i fornitori di servizi estranei al rapporto negoziale fra utente e operatore.
Nei confronti poi delle società H3G e Tim la pratica si è articolata in un’ulteriore condotta consistente nella diffusione di messaggi che omettono informazioni rilevanti o che determinano l’accesso e l’attivazione del servizio a sovrapprezzo senza un’espressa manifestazione di volontà da parte dell’utente.
Gli operatori traggono uno specifico vantaggio economico dalla commercializzazione di questi servizi premium, in quanto condividono con i fornitori i ricavi dei servizi erogati, trattenendone un’elevata percentuale. E inoltre, si sono dimostrati ampiamente consapevoli circa la sussistenza di attivazioni e di addebiti relativi a servizi non richiesti da parte dei propri clienti mobili. Per queste ragioni l’Antitrust ha deciso di infliggere una sanzione pari a 1,75 milioni di euro ciascuno per Telecom Italia e H3G e pari a 800 mila euro ciascuno per Wind e Vodafone. L’Autorità ha inoltre vietato la diffusione o continuazione, stabilendo che gli operatori comunichino entro 60 giorni le iniziative assunte per ottemperare alla diffida.