Carte di credito: gli italiani spendono quasi 900 euro al mese
Ogni mese gli italiani spendono 872,33 euro con la propria carta di credito a saldo. È quanto emerge dall’ultimo studio dell’Osservatorio SuperMoney, che ha analizzato un campione di circa 35 mila richieste di comparazione di carte di pagamento pervenute al suo portale fra febbraio e ottobre 2013. Un risultato inaspettato, considerando la storica diffidenza degli italiani nei confronti della moneta elettronica.
Eppure, la possibilità di spendere anche in assenza temporanea di liquidità sembra prevalere sull’abitudine a usare i contanti: il dato medio nazionale relativo alla spesa media con carta (indipendentemente dalla tipologia) è infatti molto alto, 767,80 euro. La musica non cambia se ci si sposta sugli altri strumenti di pagamento: chi usa la prepagata dichiara di spendere ogni mese, in media, 625,71 euro; chi preferisce la revolving alleggerisce il portafoglio di ben 749,39 euro al mese.
Proprio la revolving è protagonista di una singolare tendenza: è la carta verso la quale si rivolge maggiormente l’attenzione degli utenti. Ben il 46,28% di loro ne ha fatto richiesta, probabilmente interessato dalla possibilità di restituire le somme spese a rate anziché in un’unica soluzione. Alla tradizionale carta a saldo va il 34,39% delle preferenze – anche perché sono già molto diffuse – e alla prepagata resta il 19,33% del campione.
Cosa spiega questo successo? Le carte rateali sono un prodotto ibrido, a metà fra strumento di pagamento e di finanziamento. Secondo l’osservatorio SuperMoney “in tempi difficili come questi, costituiscono un’alternativa allettante per chi non riesce ad accedere ai normali canali del credito bancario”. Già nei mesi scorsi, lo stesso Osservatorio aveva infatti registrato un crescente interesse dei più giovani per le revolving, ovvero proprio dei soggetti che incontrano maggiori difficoltà ad ottenere un prestito personale.
Attenzione però: “Molti consumatori sono attratti dai messaggi pubblicitari delle carte revolving ma non ne conoscono a fondo i rischi – avverte Andrea Manfredi, Amministratore Delegato di SuperMoney – È vero, infatti, che consentono di rimborsare gli importi spesi in modalità rateale, ma a fronte di interessi spesso elevatissimi”.
Il gioco vale davvero la candela? “Probabilmente no – prosegue Manfredi – perché l’idea di poter spendere liberamente tanto poi pago a rate può indurre molti a sottostimare la sostenibilità economica di questi strumenti di pagamento. Non si tratta di semplici carte di credito: è fondamentale leggere con attenzione le condizioni contrattuali per non cadere nel vortice dei debiti”.