Notizie Notizie Mondo Il caro petrolio colpisce anche la regina dei voli low-cost, Ryanair affonda il settore

Il caro petrolio colpisce anche la regina dei voli low-cost, Ryanair affonda il settore

28 Luglio 2008 08:33

Con l’escalation del prezzo del petrolio nemmeno i costi di Ryanair sono più “low”. C’è infatti il maggiore costo dei carburanti tra gli indiziati della caduta dell’utile, attuale e prospettico, annunciato questa mattina dalla compagnia irlandese. Comunicazione che ha peraltro condotto al ribasso tutto il comparto delle linee aeree in Europa.


Il vettore low-cost irlandese ha evidenziato nel primo trimestre un calo dell’utile netto pari all’85% (a 21 milioni di euro) e ha messo le mani avanti sui prossimi mesi annunciando un profit warning, avvertendo cioè di attendersi per l’intero esercizio risultati variabili tra il break even e una perdita prossima ai 60 milioni di euro.


Tanto è bastato perchè il titolo Ryanair arrivasse a perdere in apertura quasi il 25%, trascinando con sè, in calo del 10%, anche i titoli della rivale easyJet (che settimana scorsa aveva già sottolineato il tema dei costi per carbuaranti), e quelli di British Airways, in flessione di oltre tre punti percentuali. A un’ora dall’avvio delle contrattazioni il titolo Ryanair ha recuperato parte delle perdite, evidenziando attualmente una flessione del 16 per cento. Il settore delle aviolinee resta comunque il peggiore in Europa, con lo Stoxx travel & leisure che perde il 2,4%.


Per capire quanto abbia impattato in conto economico la voce kerosene è sufficiente volgere lo sguardo al loro peso sui costi complessivi: nonostante un calo dei costi generali del 6%, quelli comprensivi della voce carburanti hanno infatti segnato un incremento del 18%. Preoccupa poi che la stessa compagnia abbia reso noto di ritenere “insostenibile nel breve termine” un prezzo del petrolio prossimo ai 130 dollari.

 

Segnali non confortanti sono venuti anche a livello sistemico, con la previsione da parte del gruppo irlandese di una contrazione del tasso di crescita dei passeggeri trasportati che rappresenta un campanello d’allarme per tutti i concorrenti. Se nel trimestre Ryanair non ha visto mettere in dubbio la sua forza commerciale, con un aumento dei passeggeri del 19% a 15 milioni, qualche preoccupazione in più emerge con riferimento ai restanti mesi del 2008. La stessa compagnia ha detto di attendersi un incremento dei passeggeri del 9% per l’anno, contro il +16% segnalato in precedenza.