Carige: Malacalza sottoscrive “solo” 2,5 miliardi di azioni, titolo affonda in Borsa
Dopo aver annunciato che al termine dell‘offerta dei diritti inoptati l‘aumento di capitale risultava sottoscritto al 71%, per un controvalore di 353,7 milioni di euro, questa mattina Banca Carige ha emesso una nota per rendere noto che 2,5 miliardi di azioni sono state sottoscritte da Malacalza Investimenti e le restanti 11.925.301.640 azioni saranno allocate a Equita SIM per conto dei sub-garanti di prima allocazione.
“Malacalza Investimenti ha così parzialmente usufruito del proprio diritto a salire contribuendo al successo dell’aumento di capitale”, riporta una nota della holding. “Si precisa che Malacalza Investimenti aveva un diritto e non un obbligo di incrementare la quota già detenuta in Carige. Malacalza Investimenti continuerà dunque a sostenere la Banca nel suo ruolo di azionista al fine di valorizzare il proprio investimento e continuare a supportare il ruolo della Banca nel tessuto economico e sociale ligure”.
Dopo l’impegno pro-quota (17,6% circa), la holding della famiglia Malacalza ha sborsato altri 25 milioni di euro. La quota detenuta dall’imprenditore piacentino sale al 22%, contro il 17,7% che deteneva prima dell’aumento di capitale. Il dato è decisamente inferiore al 28% livello concesso dalla Vigilanza europea (Malacalza avrebbe potuto rilevare l’inoptato fino a 69,5 milioni).
L’impegno “soft” sta affossando il titolo, in rosso dell’8,91% a 0,0092 euro, ben al di sotto del centesimo a cui sono state collocate le azioni della ricapitalizzazione.