Campari: dimissioni del Ceo Fantacchiotti, titolo a picco
Scossone ai vertici di Davide Campari-Milano. Il Ceo Matteo Fantacchiotti ha annunciato le dimissioni dal proprio ruolo e da membro del Consiglio di Amministrazione, con effetto da oggi. Ecco i dettagli e le contromisure della società quotata sul Ftse Mib di Piazza Affari.
Il titolo (-26% da inizio anno prima di oggi) ha aperto la seduta in calo del 5% dopo una fase in cui non è riuscito a fare prezzo.
Si dimette il Ceo di Campari
Matteo Fantacchiotti, Chief Executive Officer, ha rassegnato le dimissioni da Ceo e da componente del Cda di Campari, dopo soli cinque mesi in carica.
La decisione ha effetto immediato ed è arrivata, secondo quanto dichiarato nella nota dell’azienda, “per motivi personali”.
La riorganizzazione della società
Per far fronte al momentaneo vuoto al vertice, il Cda ha scelto Paolo Marchesini (Chief Financial and Operating Officer) e Fabio Di Fede (General Counsel and Business Development Officer) come interim co-CEO.
Inoltre, i due saranno membri esecutivi di un Comitato per la Transizione della Leadership presieduto da Bob Kunze-Concewitz (Amministratore non esecutivo).
Questo comitato, in cooperazione con il Comitato Remunerazione e Nomine, sarà anche responsabile per l’identificazione del nuovo Ceo, da proporre al Consiglio di Amministrazione in seguito ad una valutazione di profili interni ed esterni, in linea con le best practice della governance societaria.
Nel contempo, Jean-Marie Laborde, attualmente membro del Cda di Davide Campari-Milano e del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, è stato nominato Vice Presidente della società.
Le parole dell’ex Ceo e del presidente di Campari
Il Ceo uscente, Matteo Fantacchiotti, ha ringraziato e si è congedato con queste parole:
“È stato per me un privilegio essere parte di Campari Group per quasi cinque anni, e guidare questa organizzazione da aprile 2024. Nel prendere ora la decisione di lasciare il Gruppo, desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti gli stakeholder, in particolare il Presidente, il Consiglio di Amministrazione e il Leadership Team.”
Luca Garavoglia, Presidente del Cda, ha espresso rammarico per le dimissioni del Ceo e ha dichiarato:
“La nostra ambizione di crescita rimane fortissima. Abbiamo davanti a noi un futuro solido, grazie alla nostra solida organizzazione, alla nostra presenza globale e, in particolare, al nostro portafoglio unico, costituito da alcune delle marche più ammirate di tutto il settore degli spirit, sostenute dall’impegno costante di un team di professionisti. In continuità con quanto fatto finora, la nostra priorità continua a essere la costruzione delle nostre marche, con l’obiettivo di continuare a generare una crescita profittevole e sovraperformare il nostro settore nel lungo periodo, come abbiamo fatto sin dalla nostra quotazione nel 2001.”
I dettagli sull’uscita di Fantacchiotti
Alla data di oggi, Matteo Fantacchiotti detiene 2.988 azioni della Società.
In seguito alle dimissioni, il Ceo uscente e la Società hanno raggiunto un comune accordo anche per la risoluzione dell’attuale rapporto di lavoro. I termini economici di tale risoluzione, conclude la nota della società, sono ancora in fase di definizione e formalizzazione.