Calo record del Pil europeo
Nei primi tre mesi del 2009 il Pil dell’Eurozona ha registrato una contrazione del 2,5% trimestre su trimestre, la peggiore da quando il dato viene raccolto su base aggregata, ossia dal 1985. Lo si è appreso dalla seconda lettura del Pil diffusa dall’Eurostat. Il dato è in linea con il consensus e con la prima stima flash. E’ stato rivisto al ribasso il dato tendenziale (-4,8% dal -4,6% della prima stima flash).
Intanto i prezzi alla produzione nell’Eurozona sono apparsi ancora in calo ad aprile. La flessione tendenziale risulta del 4,6% con un calo mensile dell’1%. Il consensus era di un calo del 4,5% a/a dal precedente -3,1%.
A fronte della caduta del Pil Ue, oggi si è saputo che l’Australia è diventato uno dei pochi Paesi ad aver evitato la recessione. Nel primo trimestre il Pil australiano è tornato a crescere, con un +0,4% dopo aver mostrato una variazione negativa negli ultimi tre mesi del 2008. Manca quindi il presupposto per una recessione tecnica: due trimestri consecutivi di crescita negativa.