Notizie Notizie Mondo C’è un tetto segreto al piano di acquisti di bond. Germania ribadisce no a estensione poteri Bce

C’è un tetto segreto al piano di acquisti di bond. Germania ribadisce no a estensione poteri Bce

18 Novembre 2011 11:35

Limite massimo di acquisti settimanali di bond a quota 20 miliardi di euro. E’ quanto deciso dalla Bce secondo quanto riportato oggi dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemein Zeitung (Faz) che riferisce come questo limite “segreto” venga discusso ogni due settimane dalla Bce. Secondo il giornale tedesco ieri i membri della Bce si sarebbero incontrati per discutere l’ammontare degli acquisti con gli esponenti di Olanda e Austria che si sono uniti alla posizione della Germania nello scetticismo sull’aumento dell’impegno della Bce.

L’allargamento dello spread dell’Italia e della Spagna con i rendimenti di entrambi saliti ai ridosso della soglia critica del 7% ha indotto la Bce a implementare il piano negli ultimi giorni dopo che settimana scorsa si era visto un netto calo degli acquisti che probabilmente aveva influito negativamente sull’andamento del mercato obbligazionario. Dal 7 all’11 novembre infatti l’Eurotower aveva acquistato titoli governativi sul mercato secondario per 4,478 miliardi di euro, meno della metà rispetto ai 9,52 miliardi di quella precedente.

Il Securitiy Market Programme (SMP) della Bce è partito lo scorso anno per arginare l’aumento dei rendimenti dei titoli governativi dei Paesi periferici. Rivolto inizialmente a Grecia e poi Portogallo e Irlanda, dall’8 agosto di quest’anno il SMP è stato ampliato anche ai titoli governativi di Italia e Spagna. Da quella data la soglia dei 20 miliardi di euro era stata superata solo nella settimana dell’8 agosto. Nel complesso la Bce ha impiegato 184 miliardi di euro. 
Il nuovo governatore della Bce, Mario Draghi, nel suo intervento  dopo la decisione sui tassi del 4 novembre aveva ribadito che il piano di acquisti di bond è di natura temporanea e limitata.  
Berlino conferma contrarietà a ruolo Bce come prestatore di ultima istanza
Sul ruolo della Bce si è espresso oggi il membro tedesco della Bce, Jens Weidmann, rifiutandosi però di commentare l’indiscrezione relativa al limite massimo di acquisti settimanali. “La mancanza di successo nel contenere la crisi non giustifica un’estensione dei poteri della Banca centrale europea. Non spetta alla Bce risolvere la crisi”, ha dichiarato Weidmann che è anche governatore della Bundesbank tedesca. Intervenuto a Francoforte all’European Banking Congres, Weidmann ha sottolineato che “un chiaro impegno per il nostro mandato è un elemento indispensabile di un futuro prospero per l’euro”.
Ieri il cancelliere tedesco Angela Merkel aveva ribadito la contrarietà all’utilizzo della Bce come prestatore di ultima istanza, invitando invece i vari stati membri a un maggiore impegno nel risanamento dei conti pubblici.
La posizione tedesca si scontra con la nuova presa di posizione della Francia che ha chiesto negli ultimi giorni una maggiore azione della Bce, aggiungendosi alla pressione crescente che arriva anche da oltreoceano con gli Stati Uniti favorevoli a un maggiore interventismo anche attraverso la Banca centrale. “Siamo favorevoli all’intervento del fondo di stabilità e della Bce per fornire le migliori risposte alla crisi”, ha dichiarato il ministro delle Finanze transalpino, François Baroin.