C. Beauchamp: la Fed si prepara ad addolcire il quantitative easing
Dopo aver sofferto nella prima parte a causa delle voci di un prossimo taglio della tripla A spagnola da parte di Moody’s, la moneta unica è tornata a guadagnare terreno (sopra 1,35) in scia delle dichiarazioni di Jürgen Stark, membro del Comitato esecutivo della Bce. Stark ha annunciato che la Banca centrale europea “non rinnoverà alcune misure non-convenzionali in scadenza a fine anno”. In questo momento per acquistare un euro sono necessari 1,3523 dollari, lo 0,7% in più rispetto al dato precedente.
Ma come rileva Christopher Beauchamp di IG Markets la moneta unica è risultata appesantita anche dalle dichiarazioni dell’Ocse, che ha invitato il Portogallo “a congelare gli stipendi dei dipendenti pubblici fino al 2013 ed a incrementare la tassazione”. Schroders ha rilevato che se il bilancio portoghese non dovesse essere approvato ad ottobre a causa delle divisioni che caratterizzano la situazione politica lusitana, o se i mercati dovessero considero troppo “debole”, gli operatori perderebbero fiducia nel Portogallo. A favore del dollaro per Beauchamp hanno invece giocato le indiscrezioni relative ad un “quantitative easing più mite, attuato tramite acquisti di piccole entità e su orizzonti brevi”.
Intanto il cambio con dollaro/yen è tornato, dopo il calo maggiore delle attese della fiducia dei consumatori statunitensi a 48,5 punti, sotto quota 84 a 83,860 (-0,35%). Beauchamp sottolinea come il governatore della BoJ, Masaaki Shirakawa, ha più volte ribadito come la Banca centrale “è pronta ad agire se necessario, ma alcuni funzionari hanno raccomandato cautela al fine di preservare il limitato arsenale di opzioni politiche della banca in caso di ulteriore deterioramento dell’economia”. L’analista di IG Markets riporta indiscrezioni secondo cui “la BoJ potrebbe decidere di intervenire nuovamente durante la sua prossima riunione del 4-5 ottobre, o iniettando fondi a lungo termine sul mercato monetario o in maniera più controversa acquistando altri titoli di Stato giapponesi”.
Per quanto riguarda il cable, il cambio sterlina/dollaro (-0,2% a 1,5774), Beauchamp rileva che “il tasso di crescita del secondo trimestre della Gran Bretagna è rimasto all’1,7% in più rispetto all’anno precedente, ed è cresciuto dell’1,2% rispetto al trimestre precedente. Il tasso registrato è il più alto degli ultimi nove anni nell’economia del Regno Unito, ed è stato alimentato da un incremento nelle costruzioni e da un aumento della spesa pubblica”. Non solo. “Ulteriori notizie positive sono arrivate dal rilascio dei dati sul disavanzo delle partite correnti del secondo trimestre, che ha mostrato un calo a £ 7,383 miliardi, da £ 9,63 nel primo trimestre”.