Notizie Notizie Italia Buy di Citi e maxi-fornitura litio non scaldano Stellantis, titolo alle prese con preoccupante inversione grafica ribassista

Buy di Citi e maxi-fornitura litio non scaldano Stellantis, titolo alle prese con preoccupante inversione grafica ribassista

29 Novembre 2021 14:24

Stellantis fa il pieno di litio grazie all’accordo con Vulcan Energy, ma a Piazza Affari emerge una certa cautela sul titolo la cui impostazione grafica desta qualche preoccupazione.

Il titolo, reduce dal tonfo di quasi il 7% di venerdì, segna a metà seduta +0,5% in area 15,65 euro, sottoperformando rispetto al +1,3% del Ftse Mib. Recupero non convinto nonostante il giudizio positivo di Citigroup che ha riavviato la copertura su Stellantis con rating buy e target price 23 euro (potenziale upside del 45% circa), sottolineando come contenimento dei costi fissi ed esposizione alla forte ripresa dei margini in Nord America sono tra gli elementi chiave che permettono al gruppo guidato da Carlos Tavares di generare rendimenti al top del settore.

Strategia EV, arriva l’accordo con Vulcan Energy per fornitura litio

Il gruppo nato dalla fusione tra PSA e FCA siglato un accordo vincolante con Vulcan Energy per la fornitura in Europa di idrossido di litio per batterie, da utilizzare nei veicoli elettrificati del GruppoStellantis. L’accordo quinquennale prevede l’inizio delle spedizioni nel 2026.

Vulcan fornirà a Stellantis un minimo di 81.000 tonnellate e un massimo di 99.000 tonnellate di idrossido di litio nel quinquennio di durata dell’accordo. L’accordo di fornitura è subordinato all’avvio positivo dell’attività commerciale dello stabilimento di Vulcan e alla completa qualificazione del prodotto.

L’accordo di fornitura con Vulcan si inquadra nella strategia di elettrificazione di Stellantis, illustrata in occasione dell’EV Day tenutosi a luglio 2021, per garantire una disponibilità adeguata delle materie prime essenziali per le batterie dei veicoli elettrificati. Stellantis prevede di investire oltre 30 miliardi di euro entro il 2025 nell’elettrificazione e nello sviluppo software, puntando a mantenere il 30% di efficienza in più rispetto alla media del settore nel rapporto tra la spesa totale di R&D e in conto capitale rispetto ai ricavi.

“Stellantis sta portando avanti in modo energico e veloce la sua strategia di elettrificazione. Questo accordo è un’ulteriore prova del fatto che possediamo lo spirito competitivo giusto per mantenere i nostri impegni,” ha dichiarato Michelle Wen, Chief Purchasing and Supply Chain Officer di Stellantis. “La libertà di muoversi con mezzi sicuri, puliti ed economicamente accessibili rappresenta una forte aspettativa delle nostre società e il nostro impegno è quello di fornire risposte all’altezza di queste richieste.”

L’obiettivo di Stellantis è che oltre il 70% dei suoi veicoli venduti in Europa e più del 40% di quelli venduti negli Stati Uniti siano veicoli a basse emissioni (LEV) entro il 2030. Ognuno dei 14 brand dell’azienda offrirà soluzioni completamente elettrificate ai vertici della categoria.

Il progetto Zero Carbon Lithium avviato da Vulcan in Germania, nell’alta valle del Reno, utilizza energia geotermica per produrre idrossido di litio per batterie ricavato dalle brine, senza l’uso di combustibili fossili e con un minimo consumo d’acqua, riducendo così la produzione di carbonio nella filiera dei metalli per batterie.

Quadro grafico di Stellantis

Il quadro grafico di Stellantis inizia a dare i primi segnali di cedimento. Il titolo ha infatti completato di recente una figura grafica di inversione, un “testa e spalla ribassista”, rompendo proprio venerdì la neckline (linea gialla sul grafico) e anche la media mobile 200 periodi. In tale scenario, i possibili target al ribasso si collocano prima in area 15 euro, dove passa anche la trend line rialzista (minimi di marzo e settembre 2020), e poi 13,75 euro. Il primo target di questa figura grafica è più profondo in zona 12,5 euro. Al rialzo, invece, non si può escludere un eventuale retest della neckline in area 17 euro. Si segnala, infine, che RSI è entrato in ipervenduto di 30, indicando che le pressioni ribassiste sono molto forti in questa fase di mercato sul titolo.