Bufera Mediaset: Berlusconi condannato per frode fiscale su diritti tv. Si attende apertura titolo lunedì

L’ex premier italiano, Silvio Berlusconi, è stato condannato ieri in primo grado dal tribunale di Milano a quattro anni di reclusione (di cui tre condonati grazie all’indulto) per frode nell’ambito delle irregolarità fiscali nella compravendita di diritti tv da parte del gruppo Fininvest. E’ stata inoltre imposta l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e tre dagli incarichi nelle imprese. Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, imputato con la medesima accusa, è stato invece assolto per non aver commesso il fatto.
Le motivazioni contestuali alla sentenza, lette in aula, descrivono “un meccanismo fraudolento di evasione fiscale sistematicamente e scinetificamente attuato sin dalla seconda metà degli anni Ottanta nel gruppo Fininvest connessso al cossidetto giro dei diritti tv” dimostrando una “particolare capacità a delinquere”. 

 

 

Il giorno dopo la sentenza sulla frode fiscale Silvio Berlusconi ha deciso di convocare una conferenza stampa a Milano, alle 17 a Villa Gernetto.

“Ero certo invece di essere assolto da una accusa totalmente fuori dalla realtà. Una condanna che posso tranquillamente definire politica, incredibile e anche intollerabile”. Così Berlusconi nel corso di una intervista in diretta su Studio Aperto, tg di Italia Uno, una delle reti Mediaset. E sferra un nuovo attacco alla magistratura: “Quando non si può contare sull’imparzialità dei giudici in un Paese, questo Paese diventa incivile, barbaro, invibile e cessa  di essere una democrazia”.

 

A Piazza Affari è stata immediata la reazione di Mediaset non appena le agenzie stampa ha iniztato a battere la sentenza. Nel giro di poco tempo l’azione del gruppo di Cologno Monzese ha iniziato la sua discesa che l’ha portato a chiudere gli scambi in flessione del 3,11% a 1,338 euro. E ora si attende l’apertura di Piazza Affari per vedere come reagirà il titolo Mediaset.

 

(Notizia aggiornata alle 13.40)