BTP Italia 2030: analisi di come funziona la (parziale) difesa dall’inflazione
Al via oggi l’emissione numero diciassette del BTP Italia, una tipologia di Titolo di Stato pensata soprattutto per i retail e che offre protezione dall’inflazione. Questa emissione arriva in un momento caratterizzato da un’inflazione galoppante, con l’indice dei prezzi al consumo che ha toccato il 6,8% a/a a maggio.
L’ultima emissione di un BTP Italia risaliva al maggio 2020 e aveva segnato un record di import emesso (quasi 22,3 miliardi di euro, di cui 14 mld andati agli investitori retail e 8 mld agli istituzionali). Complessivamente in 16 emissioni, dal 2012 ad oggi, sono stati sottoscritti 1.923.789 di contratti per un totale di 171.677,83 mln €.
BTP Italia con la novità del doppio premio fedeltà
Il nuovo BTP Italia ha una durata di 8 anni e come di consueto, sarà collocato sul mercato due fasi: la Prima Fase si svolgerà da lunedì 20 a mercoledì 22 giugno, salvo chiusura anticipata, e sarà riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto mercato retail); la Seconda Fase avrà luogo il giorno 23 giugno e sarà riservata solo agli investitori istituzionali.
Novità di questa emissione, che avrà un tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito dell’1,6%, è il doppio premio fedeltà: uno che verrà corrisposto a metà del periodo di durata dell’emissione e uno alla scadenza finale per coloro che lo avranno detenuto continuativamente. Nel dettaglio gli investitori che acquistano il titolo durante la ‘Prima Fase’ del periodo di collocamento e lo detengono fino al termine dei primi quattro anni (28 giugno 2026), verrà corrisposto un premio fedeltà intermedio pari allo 0,4% del capitale nominale acquistato non rivalutato. Dopo i successivi quattro anni, alla scadenza del titolo (28 giugno 2030), agli investitori retail che hanno continuato a detenere il titolo dall’emissione fino alla scadenza, sarà corrisposto un premio finale pari allo 0,6% del capitale nominale sottoscritto non rivalutato. Pertanto, il risparmiatore che acquista il BTP Italia all’emissione e lo detiene fino alla scadenza riceverà un premio complessivo pari all’1%.
Che tipo di scudo ha l’investitore dall’inflazione?
Il BTP Italia mantiene pressoché le stesse caratteristiche delle precedenti emissioni: cedole semestrali indicizzate al FOI, a cui si aggiunge il pagamento del recupero dell’inflazione maturata nel semestre (con la previsione di un floor in caso di deflazione a garanzia che le cedole effettivamente pagate non siano comunque inferiori al tasso reale garantito definitivo), e rimborso unico a scadenza.
Alessandro Pedone, responsabile Aduc per la Tutela del Risparmio, spiega oggi che, diversamente dai BTPei (ancorati all’inflazione europea) che a scadenza rimborsano il capitale rivalutato per l’inflazione e nel mentre distribuiscono il solo rendimento rivalutato, il BTP Italia distribuisce la quota di rivalutazione del capitale semestralmente. Ciò significa che quella quota non verrà più rivalutata per l’inflazione e quindi a scadenza il capitale non sarà protetto dall’inflazione.
Non va poi dimenticato che – sia per il BTPei, sia per il BTP Italia – lo Stato italiano considera la rivalutazione dell’inflazione al pari di una qualsiasi rendita e quindi si pagano le tasse su quella rivalutazione con l’effetto che al netto delle tasse il capitale non sarà comunque protetto dall’inflazione.
“Questo non significa che il BTP Italia sia – di per sé – uno strumento da sconsigliare. Facendo un confronto con il BTP di pari durata, potrebbe anche essere preferibile, ma è fondamentale che gli investitori non pensino di preservare il capitale dall’inflazione attraverso questo strumento perché non è affatto così”, puntualizza Pedone. “In questa fase, difendere il capitale dall’inflazione, è un compito difficile che richiede consapevolezza finanziaria e – soprattutto – la capacità di realizzare piani finanziari articolati e con orizzonti temporali realmente consoni ai propri obiettivi di vita”.