News Notizie Italia BTP Futura: i dati finali del collocamento, il 64% dei contratti sotto i 20mila uero

BTP Futura: i dati finali del collocamento, il 64% dei contratti sotto i 20mila uero

Pubblicato 10 Luglio 2020 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:22
La prima emissione del BTP Futura, il titolo di Stato dedicato esclusivamente al risparmiatore retail e dedicato al finanziamento della ripresa post Covid, si è conclusa con adesioni per un controvalore di poco superiore ai 6,1 miliardi. Il BTP Futura presenta una scadenza decennale ed è confermata la serie dei tassi cedolari annui nominali definitivi, pagati su base semestrale, pari rispettivamente a 1,15% per i primi quattro anni, 1,30% per i successivi tre anni e 1,45% per i restanti tre anni di vita del titolo.

Sono stati conclusi 174.318 contratti per un controvalore pari a 6.132,260 milioni di euro e l’importo emesso coincide con il controvalore complessivo dei contratti di acquisto validamente conclusi alla pari sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana).

Dei 174.318 contratti conclusi sul MOT circa il 64% è stato di importo inferiore ai 20.000 euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si arriva circa all’89% del totale. Il taglio medio dei contratti è stato di 35.179 euro.

Dalle informazioni raccolte dai Dealer, Co-Dealer ed altri intermediari, si evince che la partecipazione di investitori retail sia stata prevalente rispetto a quella del private banking (con una quota di rispettivamente 62 per cento e 38 per cento). All’interno della quota sottoscritta da investitori retail, si stima che circa il 69 per cento abbia inoltrato l’ordine attraverso le filiali delle reti bancarie (sia recandosi fisicamente in filiale sia inoltrando l’ordine a distanza), mentre circa il 31 per cento attraverso l'home banking. Circa il 60% dei sottoscrittori del BTP Futura non aveva partecipato all’ultima emissione del BTP Italia, segnando, quindi, un importante incremento del coinvolgimento diretto dei risparmiatori italiani. Per quanto riguarda la ripartizione geografica degli ordini ricevuti, la quasi totalità degli ordini risulta provenire da investitori domestici (circa il 98%).