Btp e Ftse Mib soffrono, prosegue invece il ‘PIR rally’ delle small cap

Segno meno in chiusura per il Ftse Mib (-0,26% a 23.485 punti), a cui si contrappone però il nuovo balzo del Ftse Italia Star (+1,32% a 39.670,96 punti) che ha avvicinato i massimi storici risalenti a gennaio 2018. La sponda arriva dal via libera della Commissione Finanze della proposta di modifica dei PIR (Piani Individuali di Risparmio) a partire dal 1° gennaio e che torna a rendere attrattive le mid e small cap.
Sull’obbligazionario l’asta Bot da 6,5 mld di euro (titolo a 6 mesi assegnato al tasso di -0,215%) non ha dato sostegno ai Btp con rendimento del decennale tornato sul secondario sopra l’1,2% e lo spread Btp/Bund allargatosi a ridosso dei 160 pb. Domani nuovo test con lò’asta di Btp a 5 e 10 anni.
Male Telecom, Juve e le banche
Tra i singoli titoli segno meno marcato per Telecom Italia (-1,27%). Calo del 2,46% per la Juventus dopo che ieri il cda ha deliberato di esercitare integralmente la delega ad aumentare il capitale sociale per massimi 300 mln di euro. L’operazione partirà il 2 dicembre.
Tra le banche debolezza pronunciata per Banco BPM (-1,78%) e UBI (-1,75%). Calo dello 0,55% per Unicredit che starebbe pensando di vendere una partecipazione inferiore al 10% nella turca Yapi Kredi, secondo alcune indiscrezioni raccolte da Bloomberg. Nei giorni scorsi era emerso che la banca di piazza Gae Aulenti, nell’ambito del nuovo piano strategico che verrà diffuso il prossimo 3 dicembre, ha avviato contatti con il suo partner Koç Group in merito a una potenziale evoluzione dell’attuale joint venture in Turchia.