BTP e Borsa Milano brindano al Conte bis. E ad asta record: tasso 10 anni sotto 1%, a 5 anni scende a minimo 2016
I mercati continuano a brindare al Conte bis sempre più vicino, dopo che oggi il Quirinale ha conferito al premier l’incarico di formare un nuovo governo che, a questo punto, sarà un governo giallorosso, guidato dall’asse M5S-PD..
Lo spread BTP-Bund a 10 anni, che già ieri era capitolato attorno a 170 punti base, oggi scende ancora, scivolando a quota 160, nuovi minimi dal maggio del 2018 (periodo precedente la formazione del governo M5S-Lega).
Ancora più giù anche il tasso sui BTP decennali, già sceso alla vigilia sotto la soglia dell’1%, inferiore anche al precedente record minimo di 1,039% toccato il 12 agosto 2016. Oggi il tasso scende fino allo 0,93%.
Brinda alla prospettiva di un Conte bis – Conte ha accettato l’incarico di formare il governo con riserva, riserva che scioglierà come ha detto lui stesso nei prossimi giorni – anche il Ftse Mib di Piazza Affari che, sulla scia dei buy che fioccano su Telecom Italia e banche, vola fino a +2%, strappando ben oltre la soglia di 21.000 punti.
In un articolo dedicato a quanto sta avvenendo sul mercato dei titoli di stato italiani, Reuters scrive: “Lo smorzarsi del rischio politico italiano ha dato agli investitori affamati di rendimenti una scusa per fare incetta di titoli italiani e greci, in un mercato dove la maggior parte dei bond sovrani presenta rendimenti negativi”.
Gli analisti di Rabobank, stando a quanto riporta ancora Reuters, calcolano che l’Italia incide per il 62% sui bond dell’Eurozona che offrono rendimenti al di sopra dello zero.
Oltre ai tassi sui BTP a 10 anni, sono calati al valore più basso della storia anche i tassi italiani a 50 anni , attestandosi al 2,148%, -13 punti base nella sessione odierna e quasi -45 punti base dall’inizio di questa settimana.
L’accordo sulla coalizione M5S-PD e dunque sul Conte-bis, ha scritto ancora Reuters, “ha aiutato l’Italia anche a collocare BTP a cinque anni al rendimento dello 0,32%, al minimo dall’asta del settembre del 2016″.
Un’altra grande sorpresa arrivata con l’asta del Tesoro indetta oggi riguarda i BTP con scadenza a 10 anni:
Il Btp decennale è stato allocato al tasso dello 0,96%, in netto calo dall’1,56% a cui lo stesso titolo era stato assegnato un mese fa.
È la prima volta nella storia che il tasso è sceso sotto la soglia psicologica dell’1%. Il rapporto di copertura è stato di 1,32 (da 1,30 precedente). L’ammontare allocato è stato di 4 miliardi (forchetta era 3,5-4 miliardi) a fronte di richieste per quasi 5,265 miliardi.
Tasso sotto l’1%, dunque, non solo sul mercato secondario ma anche sul mercato primario.
Ma più che con il Conte bis Lyn Graham-Taylor, strategist del reddito fisso presso Rabobank, ha motivato il trend della carta italiana con il bazooka monetario della Bce:
“Il Quantitative easing della Bce sta arrivando, dunque i trader si stanno concentrando sulle buone notizie, ignorando gli aspetti negativi (del governo M5S-PD), che rischia di avere breve durata”.
Notizie positive anche per il mercato dei titoli di stato della Grecia: gli acquisti sui bond ellenici hanno portato anche il tasso decennale a precipitare al minimo record, ovvero all’1,63%, in flessione di 9 punti base rispetto alla chiusura di ieri.