A Bruxelles si affilano le armi per le nuove regole del Patto Ue

A muso duro. I falchi di Bruxelles non indietreggiano e mantengono le posizioni sulla linea Maginot. Almeno per ora. Nonostante all’interno della task force presieduta dal presidente della Ue, Herman Van Rompuy, si sia creato un fronte di Paesi che frena su un eccessivo rigore del nuovo Patto europeo, oggi si va allo scontro. La Commissione europea metterà sul tavolo inalterate le proposte confezionate già da diversi giorni.
Verranno presentate le regole che stringono le maglie dei controlli sui debiti pubblici più elevati e per i quali scatteranno sanzioni semi-automatiche per quei Paesi che violano le regole, anche a carattere preventivo. Bruxelles spera che l’iter legislativo per rendere operative le nuove regole possa essere definito entro la prossima estate. Ma l’esito del tavolo dell’Ecofin informale di giovedì e venerdì a Bruxelles non è affatto scontato. E il rischio che si arrivi a una resa dei conti al vertice dei capi di Stato e di governo di ottobre non è un’ipotesi remota.
Per evitare in futuro un nuovo caso-Grecia, la Commissione Ue punta a introdurre una procedura infrazione per i Paesi in debito eccessivo (vale a dire sopra il 60%), anche se il loro deficit non sfora la soglia massima del 3%. Una procedura che scatterà se la riduzione prevista, che dovrà essere almeno di un ventesimo l’anno, sarà giudicata insoddisfacente. E’ questo un punto che preoccupa molto l’Italia, che nel 2011 avrà un debito, in base alle previsioni di Bruxelles, al 118,9%, secondo solo a quello della Grecia. Sopra il 100% si troverà anche un terzo Paese, il Belgio.
L’esecutivo europeo non arretra nemmeno sul fronte del rafforzamento delle sanzioni. Francia, Italia e altri paesi dicono di no. E qui la battaglia si annuncia più dura. A differenza di quanto succede adesso, le sanzioni scatteranno anche in fase preventiva per i Paesi il cui deficit è destinato a superare il 3% e le cui misure correttive non sono ritenute sufficienti. In mancanza di una correzione adeguata, in una terza fase quel deposito sarà trasformato in multa.