Bruxelles chiude procedura di deficit eccessivo sull’Italia, più tempo a Francia e Spagna
Oggi la Commissione Europea ha raccomandato al Consiglio Europeo di abrogare la procedura per disavanzo eccessivo per cinque paesi tra cui l’Italia. Gli altri paesi sono Lettonia, Ungheria, Lituania e Romania. La Commissione ha invece raccomandato al Consiglio Europeo di aprire una procedura di bilancio eccessivo per Malta. I ministri delle Finanze discuteranno le raccomandazioni odierne della Commissione in occasione della riunione del Consiglio Ecofin del 21 giugno in Lussemburgo.
Bruxelles vede deficit Italia sotto 3% sia quest’anno che nel 2014
La procedura di deficit eccessivo sul Belpaese era stata aperta da Bruxelles nel 2009. “Dopo il tonfo del Pil del 5,5% nel 2009 – rimarca la Commissione Ue – il disavanzo pubblico in Italia è stata costantemente abbassato e ha raggiunto il 3% del PIL nel 2012, che era il termine fissato dal Consiglio”. Il programma di stabilità per il 2013-17, adottato dal governo italiano il 10 aprile 2013 e approvato dal Parlamento il 7 maggio, prevede il deficit scendere leggermente al 2,9% del PIL nel 2013 per poi diminuire all’1,8% del PIL nel 2014. Le previsioni di primavera della Commissione Europea sono di un disavanzo del 2,9% del PIL nel 2013 e 2,5% del PIL nel 2014.
La procedura di deficit eccessivo sul Belpaese era stata aperta da Bruxelles nel 2009. “Dopo il tonfo del Pil del 5,5% nel 2009 – rimarca la Commissione Ue – il disavanzo pubblico in Italia è stata costantemente abbassato e ha raggiunto il 3% del PIL nel 2012, che era il termine fissato dal Consiglio”. Il programma di stabilità per il 2013-17, adottato dal governo italiano il 10 aprile 2013 e approvato dal Parlamento il 7 maggio, prevede il deficit scendere leggermente al 2,9% del PIL nel 2013 per poi diminuire all’1,8% del PIL nel 2014. Le previsioni di primavera della Commissione Europea sono di un disavanzo del 2,9% del PIL nel 2013 e 2,5% del PIL nel 2014.
Più tempo a Spagna, Francia e Portogallo per rientro deficit
Sempre oggi la Commissione Europea ha approvato la concessione di più tempo a sei Paesi dell’eurozona per raggiungere target deficit. Nel dettaglio Bruxelles ha raccomandato al Consiglio Europeo di prorogare i termini per la correzione del d isavanzo eccessivo a Spagna, Francia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovenia. nel dettaglio sono stati concessi due anni in più a Francia, Spagna, Polonia e Slovenia; un anno invece a Paesi Bassi e Portogallo.
Sempre oggi la Commissione Europea ha approvato la concessione di più tempo a sei Paesi dell’eurozona per raggiungere target deficit. Nel dettaglio Bruxelles ha raccomandato al Consiglio Europeo di prorogare i termini per la correzione del d isavanzo eccessivo a Spagna, Francia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovenia. nel dettaglio sono stati concessi due anni in più a Francia, Spagna, Polonia e Slovenia; un anno invece a Paesi Bassi e Portogallo.
La Spagna dovrà porre fine all’attuale situazione di disavanzo eccessivo entro il 2016. Bruxelles vede il disavanzo pubblico nominale al di sotto del 3% del PIL entro il 2016 con deficit al 6,5% del PIL per il 2013, 5,8% del PIL per il 2014, 4,2% del PIL per il 2015, e del 2,8% del PIL per il 2016. La Francia invece dovrà porre fine alla situazione di disavanzo eccessivo entro il 2015 con un disavanzo nominale del 3,9% del PIL nel 2013, 3,6% nel 2014 e 2,8% nel 2015.
Proroga di un anno del termine invece per il Portogallo. Il Paese lusitano dovrà porre fine all’attuale situazione di disavanzo eccessivo entro il 2015. Le autorità portoghesi dovranno portare gli obiettivi di deficit al 5,5% del PIL nel 2013, 4% del PIL nel 2014 e 2,5% del PIL nel 2015, il che è coerente con un miglioramento del saldo strutturale dello 0,6% del PIL nel 2013, 1,4 % del PIL nel 2014 e 0,5% del PIL nel 2015.
Proroga di un anno del termine invece per il Portogallo. Il Paese lusitano dovrà porre fine all’attuale situazione di disavanzo eccessivo entro il 2015. Le autorità portoghesi dovranno portare gli obiettivi di deficit al 5,5% del PIL nel 2013, 4% del PIL nel 2014 e 2,5% del PIL nel 2015, il che è coerente con un miglioramento del saldo strutturale dello 0,6% del PIL nel 2013, 1,4 % del PIL nel 2014 e 0,5% del PIL nel 2015.