Notizie Notizie Italia Brunetta: “Spread a 400 domani”. Salvini: “Non abbiamo paura di niente e nessuno”

Brunetta: “Spread a 400 domani”. Salvini: “Non abbiamo paura di niente e nessuno”

10 Ottobre 2018 16:24

Ne aveva parlato già ai microfoni di FOL TV in occasione del Forum Ambrosetti di Milano e ora Renato Brunetta, ex ministro della Pubblica Amministrazione, si spinge oltre. “Grande incertezza, grande caos, i mercati stanno a guardare con lo spread sempre su livelli assolutamente preoccupanti e pronto a schizzare verso 300, 400 e 500 pb” aveva detto Brunetta e oggi a radio RadioDue afferma che lo spread a 400 arriverà già domani, giovedì.

“A me lo dicono sempre tutti gli operatori di Borsa: ‘Quando parlava Tria si comprava, quando parlavano gli altri a partire da Borghi si vendeva’. Tria era la nostra speranza di conservare un po’ di razionalità’ nella manovra di questi buoni a nulla ma capaci di tutto, purtroppo non ce l’ha fatta a reggere da solo la pressione congiunta di Salvini e Di Maio”. Così l’esponente di Forza Italia. “Io ho ipotizzato giovedì – ha aggiunto – come giorno di una possibile quota 400: dobbiamo votare a maggioranza l’allontanamento dagli obiettivi fissati in termine di disciplina di bilancio e si voterà a maggioranza assoluta, una votazione pesante da cui non si torna più indietro. Se così sarà i mercati non la prenderanno bene e lo spread schizzerà verso l’alto. Il mercato non sono quei cattivoni di cui si parla ogni tanto, il mercato siamo noi risparmiatori, imprese, banche, fondi di investimento, che cercano luoghi stabili, senza governi pazzi in cui investire. L’Italia in questo momento è un posto da cui scappare” conclude Brunetta.

Un mese fa da Cernobbio lo stesso Brunetta aveva detto ai nostri microfoni che lo spread poteva schizzare in avanti fino a 500.

 

 

 

Salvini non indietreggia: “Non abbiamo paura di niente e di nessuno”

Respinge le accuse Matteo Salvini che a chi gli ha chiesto se fosse ipotizzabile una modifica alla manovra se lo spread arrivasse a 400, il ministro non ha dubbi. “Non abbiamo paura di niente e di nessuno quando leggeranno i numeri e i dati per gli investimenti, sono sicuro che tutti gli investitori scommetteranno sulla crescita dell’Italia”.  “La manovra non cambia, ho assunto un impegno solo in questo studio decine di volte per cambiare la Fornero e adesso perché qualcuno a Bruxelles, lo spread o Bankitalia mi dice che non va bene dico agli italiani ‘ho scherzato?'”. Io la manovra non la cambio, io vado dritto”. Così il vicepremier Matteo Salvini ospite di Agorà su Raitre.

Bagnai (Lega): “Declassamento Italia? Può darsi di sì”

Esclude marce indietro sulla manovra anche Alberto Bagnai, senatore leghista e presidente della commissione Finanze del Senato. “Escluderei ipotesi di complotto, escluderei anche ipotesi di cambiamento della manovra”, ha detto Bagnai a Radio Capital.  Il leghista poi si sofferma sul prossimo giudizio che esprimeranno le agenzie di rating sul debito italiano. “In caso di declassamento dell’Italia da parte delle agenzie di rating la situazione diventerà più complessa. Se me lo aspetto? Non sono nella testa di persone che davano la tripla A a Lehman il giorno prima, ma può anche darsi che ci sia”. “Bisogna anche riflettere sul fatto che – ha aggiunto – noi siamo giudicati per quello che avviene nel giro di poche settimane quando stiamo proponendo al paese un piano di riforme ambizioso che ha i suoi tempi tecnici per dispiegarsi. Può anche darsi che sulla base di giudizi un po’ affrettati vengano prese decisioni sbagliate da parte degli investitori, visto che sulla sostenibilità del debito pubblico italiano nessuno ha espresso pareri negativi”.