Brexit, ora May può attivare l’Articolo 50. Sterlina precipita al minimo in otto settimane
Tutto pronto per iniziare il processo che porterà il Regno Unito a divorziare ufficialmente dall’Unione europea. Il premier Theresa May ce l’ha fatta: lo scoglio del Parlamento è stato superato nella serata di ieri, con l’approvazione della proposta presentata da May per attivare l’Articolo 50 del Trattato di Lisbona (che disciplina l’eventuale uscita di un paese membro dall’Ue). La premier britannica ora ha il pieno diritto di dare il via alle trattative con Bruxelles, che dovrebbero durare due anni, e che forgeranno il destino dell’Europa intera.
Ma il percorso non sarà affatto semplice; e ora, a complicare le cose, è anche la decisione della Scozia di indire un secondo referendum di indipendenza, per disfarsi del potere opprimente di Londra e poter decidere con chi stare. Il primo ministro Nicola Sturgeon non ha dubbi: la Scozia deve stare con l’Europa.
E se la borsa di Londra continua a snobbare il clima di incertezza, con l’indice Ftse 250 che tocca un nuovo record – nell’indice sono quotate diverse aziende britanniche a media capitalizzazione – la sterlina reagisce davvero male e scivola al minimo in otto settimane nei confronti del dollaro, scendendo nei primi minuti della sessione fino a $1,2125. E’ il minimo dalla metà di gennaio, quando la valuta scivolò dopo che Theresa May dichiarò che il Regno Unito avrebbe lasciato il mercato unico; e il valore è nferiore di ben -19% rispetto al 23 giugno del 2016, giorno del referendum sulla Brexit.
Gli analisti si esprimono sul trend della valuta. Naeem Aslam di Think Markets afferma che “la sterlina è caduta come un sasso”, con i trader che si sono svegliati avendo di fronte la realtà del Regno Unito, che attiverà l’Articolo 50 entro la fine del mese.
“Theresa May potrebbe essere orientata a trattare su una “Hard Brexit”, facendo capire di non aver niente da perdere. La più grande paura è cosa diranno i partner dell’Unione europea e come gestiranno la questione”.
Kathleen Brooks di City Index sottolinea:
“Il Parlamento può avere anche approvato la proposta sulla Brexit, ma una fonte ha riferito che l’Articolo 50 non sarà attivato oggi, e che dovremo attendere fino alla fine di marzo, dopo le elezioni in Olanda e le celebrazioni per il 60esimo anniversario dell’Ue. La sterlina sta subendo un forte ribasso, in un contesto in cui la liquidità è ridotta, e ciò suggerisce che la realtà del divorzio del Regno Unito dall’Europa e la prospettiva di due anni di trattative stanno iniziando a innervosire i trader sul mercato del forex“.