Brexit: accordo con Bruxelles potrebbe non bastare, sindaco di Londra si schiera per uscita da UE
L’accordo con Bruxelles anti-Brexit non placa le paure di una possibile uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. A mantenere alta la tensione in vista del referendum del prossimo 23 giugno sulla permanenza o meno nell’UE è stata la perentoria presa di posizione del sindaco di Londra, Boris Johnson, che ha annunciato l’intenzione di sostenere la campagna referendaria per l’uscita dall’Ue. L’esito del voto di giugno rimane quindi incerto con la sterlina che questa mattina è tornata a cedere terreno contro le altre principali valute.
Boris Johnson, esponente politico di spicco in Gran Bretagna e possibile candidato futuro al posto di primo ministro, ha rimarcato che è stata una scelta difficile poiché non voleva andare in contrapposizione con Cameron e il governo. Ma “c’è troppo attivismo giudiziario, troppe leggi che arrivano dall’Ue“, ha detto il sindaco di Londra. Johnson è esponente dei tories e quindi va a creare una profonda divisione interna al partito del primo ministro David Cameron. Anche Zac Goldsmith, candidato alla sua successione di Johnson alla guida della City, ha annunciato a sua volta che farà parte dello schieramento in favore dell’uscita dall’Ue.
Sterlina di nuovo al tappeto
Presa di posizione di Johnson che ha riacceso la volatilità sulla sterlina con la divisa britannica protagonista questa mattina del maggior calo giornaliero degli ultimi 11 mesi con cross sterlina/dollaro ridisceso di slancio sotto quota 1,42. Negli ultimi tre mesi la divisa britannica è scesadi oltre l’11% contro l’euro e di circa il 15% contro lo yen. Goldman Sachs vede rischio discesa fino a 1,15-1,20 della sterlina in caso di Brexit, mentre in caso di permanenza nell’Unione Europea gli esperti di Hsbc ritengono che ci sarà un forte rimbalzo a 1,6 entro fine 2016 .
Presa di posizione di Johnson che ha riacceso la volatilità sulla sterlina con la divisa britannica protagonista questa mattina del maggior calo giornaliero degli ultimi 11 mesi con cross sterlina/dollaro ridisceso di slancio sotto quota 1,42. Negli ultimi tre mesi la divisa britannica è scesadi oltre l’11% contro l’euro e di circa il 15% contro lo yen. Goldman Sachs vede rischio discesa fino a 1,15-1,20 della sterlina in caso di Brexit, mentre in caso di permanenza nell’Unione Europea gli esperti di Hsbc ritengono che ci sarà un forte rimbalzo a 1,6 entro fine 2016 .
Oggi Cameron esporrà al Parlamento Uk l’accordo con Bruxelles
Il primo ministro inglese David Cameron presenterà oggi al Parlamento britannico l’accordo ottenuto venerdì scorso a Bruxelles al termine di due giorni di Consiglio europeo. Cameron spera di convincere la maggioranza degli inglesi a votare sì al referendum, evitando così la cosiddetta Brexit, l’uscita di Londra dal blocco europeo. Cameron ha ottenuto venerdì scorso dagli altri 27 Stati membri europei una serie di condizioni che rafforzano lo status indipendente della Gran Bretagna dall’Ue.
Il primo ministro inglese David Cameron presenterà oggi al Parlamento britannico l’accordo ottenuto venerdì scorso a Bruxelles al termine di due giorni di Consiglio europeo. Cameron spera di convincere la maggioranza degli inglesi a votare sì al referendum, evitando così la cosiddetta Brexit, l’uscita di Londra dal blocco europeo. Cameron ha ottenuto venerdì scorso dagli altri 27 Stati membri europei una serie di condizioni che rafforzano lo status indipendente della Gran Bretagna dall’Ue.