BpVi: Atlante pronto a cambiare il management, crescono i timori su Veneto Banca
Il flop dell’aumento di capitale e lo stop di Borsa Italiana alla quotazione della Popolare di Vicenza si sentono ancora a Piazza Affari, dove le vendite si stanno abbattendo sui titoli del comparto bancario. Il mercato inizia a temere che anche l’operazione Veneto Banca, che a giugno ha in programma un aumento da 1 miliardo di euro e l’Ipo, si concluda sulla falsa riga della cugina vicentina. Il giorno dopo allo stop di Borsa Italiana, si inizia a ragionare sulle prossime mosse del Fondo Atlante, che ha in mano il 99,33% della BpVi.
Secondo gli ultimi rumors, il fondo controllato da Quaestio Capital Sgr sarebbe pronto a convocare un’assemblea nel giro di un mese per rinnovare completamente il Consiglio di amministrazione e il management della banca vicentina. L’obiettivo di Atlante è quello di ristrutturare e risanare la banca entro 18 mesi per poi tentare nuovamente l’approdo a Piazza Affari.
“Tutto l’aumento è stato sottoscritto da Atlante e quindi la nostra stima di risorse disponibili per i crediti in sofferenza scende da 2 miliardi di euro a 1,89 miliardi”, commentano gli analisti di Equita. Lo stop alla BpVi, i timori su Veneto Banca e le scarse risorse per far fronte ai crediti deteriorati stanno mettendo sotto pressione i titoli del comparto bancario a Piazza Affari che mostrano tonfi dai 3 ai 7 punti percentuali.
Sempre di è oggi è l’indiscrezione, riportata da Il Messaggero, secondo cui Carige potrebbe cedere una parte dei suoi Non performing loans al fondo Atlante e, per compensare la perdita rispetto al prezzo di carico delle sofferenze, il fondo stesso sottoscriverebbe un aumento di capitale.