Notizie Notizie Italia Banco Bpm vola ancora. La tesi di Orcel su titolo sopravvalutato smontata da mercato e analisti

Banco Bpm vola ancora. La tesi di Orcel su titolo sopravvalutato smontata da mercato e analisti

16 Dicembre 2024 11:01

Unicredit non rilancia, per il momento, ma il mercato tira dritto. Stamattina nuovo rally del titolo Banco Bpm che supera anche il muro degli 8 euro, continuando ad ampliare “il premio” che il mercato ritiene che prima o poi arriverà se Unicredit vuole fare sua Piazza Meda.

Presentato il prospetto dell’Ops su Bpm. Ecco cosa ha detto Orcel

L’istituto di Piazza Gae Aulenti ha presentato il prospetto dell’Ops su Banco Bpm. Un passaggio formale che è stato accompagnato da alcune precisazioni da parte del suo ad, Andrea Orcel. Il re del dealmaker ha deciso di intervenire in modo da tamponare le crescenti attese di un rilancio dell’offerta, dai più giudicata troppo bassa.

Riteniamo che la nostra offerta agli azionisti di Bpm sia congrua, in quanto portante un premio pari a circa il 15-20% rispetto al prezzo dell’azione Bpm prima che fosse influenzato positivamente dall’offerta in corso su Anima e da ulteriori speculazioni riguardo a possibili operazioni di M&A”, ha puntualizzato Orcel che poi ha approfondito il ragionamento soffermandosi, numeri alla mano, sulle attuali valutazioni di Banco Bpm.

Infatti, a seguito dell’annuncio dell’Ops il titolo Bpm ha continuato ad apprezzarsi. L’Ops prevede un rapporto di concambio fissato a 0,175 nuove azioni UniCredit per ogni titolo Banco BPM, con un premio dello 0,5% rispetto ai valori precedenti al lancio dell’offerta. Sulla base della chiusura di venerdì, Bpm viaggia invece oltre il 15% sopra tale livello di concambio. Il mercato si aspetta quindi un rilancio consistente.

Orcel eccepisce. Sulla base del prezzo di chiusura di giovedì, le azioni di Banco Bpm vengono scambiate con un premio di circa il 31% rispetto al consensus P/E 2025 di UniCredit e con un premio di circa il 44% su base consensus P/E 2026 “nonostante la nostra convinzione che UniCredit abbia una resilienza e diversificazione di gran lunga superiore in vista di un anno sfidante e un total distribution yield due volte superiore – ha spiegato il banchiere romano riferendosi alla somma di dividendo e buyback – con la possibilità di incrementare tale differenziale in futuro”.

La frase di Orcel che apre a future modifiche

Sulla base di queste valutazioni, Unicredit procede quindi con l’Ops alle condizioni proposte inizialmente. Anche se Orcel non chiude completamente la porta a future modifiche (“Allo stesso tempo, siamo in continua discussione con tutti gli stakeholder”). Frase  coerente con quanto indicato nelle settimane passate. La porta per un rilancio appare tutt’altro che chiusa e il ceo di Unicredit ha fatto capire che valutazioni in merito saranno fatte dopo l’approvazione dei risultati del 2024.

La difesa di Orcel circa la congruità dell’offerta si scontra con il giudizio del mercato, che prezza un rilancio di almeno il 15%, ma anche con le indicazioni degli analisti. Già all’indomani dell’arrivo dell’Ops gli analisti hanno messo in conto un probabile rilanci. Molti hanno posto l’accento sul valore aggiunto rappresentato da Anima. E stando ai prezzi obiettivo indicati dagli analisti il titolo Bpm non appare così sopravvalutato come Orcel lascia intendere.

Il consensus degli analisti indicato da Bloomberg esprime per Bpm un prezzo obiettivo medio di 7,82, ossia il 3% sotto ai livelli attuali. Ma tra gli analisti c’è chi indica target ben più ambiziosi. Venerdì scorso Barclays ha confermato overweight su Bpm con prezzo obiettivo a 8,5 euro; Deutsche Bank dice 8,6 euro, ossia il 25% circa sopra al concambio offerto da Unicredit.

Tre fattori determineranno l’eventuale rilancio

Equita sottolinea stamattina che eventuali revisioni future delle condizioni di offerta potrebbero essere dipendenti da tre fattori: esame dei risultati FY24 della target; ottenimento da parte di Bpm del Danish Compromise per l’acquisizione di Anima e infine le condizioni finali ed effettivo successo dell’Opa di Bpm su Anima.

Non va tralasciato quello che potrebbe fare Piazza Meda nel frattempo. Settimana scorsa si sono rincorse più voci. In primis il probabile rilancio su Anima, il cui titolo viaggia a livelli ben superiori a quello dell’Opa. Venerdì l’agenzia Bloomberg ha riferito che l’istituto guidato da Giuseppe Castagna starebbe esplorando due opzioni principali per respingere un’acquisizione da parte della rivale UniCredit: aumentare i suoi obiettivi finanziari come difesa autonoma o raggiungere un accordo di fusione con Banca Monte dei Paschi di Siena.