News Notizie Italia Bpi: Gronchi, “fusione solo se Lodi conterà davvero”

Bpi: Gronchi, “fusione solo se Lodi conterà davvero”

Pubblicato 4 Settembre 2006 Aggiornato 19 Luglio 2022 13:13
"In tutte le quattro proposte di alleanza che abbiamo ricevuto viene garantita la permanenza a Lodi di una banca che avrà un proprio cda, una direzione centrale autonoma e competenze proprie per l'erogazione del credito sul territorio. Ma ovviamente questo non basta. Sono ben altre le condizioni che ci indurranno a scegliere il partner". All'indomani del cda che ha esaminato le offerte delle quattro popolari (Bpm, Bpvn, Bpu e Bper) candidate alle nozze con Lodi, l'amministratore delegato della Popolare Italiana, Divo Gronchi accetta di parlare, per la prima volta, dei motivi e delle condizioni che potrebbero indurre Bpi a un'alleanza. "Possiamo andare avanti tranquillamente da soli, poiché ci sono i presupposti per centrare il risultato previsto dal piano per il 2006. Tuttavia da qualche mese il mercato si sta increspando. La competitività aumenta. Noi abbiamo il dovere di esaminare eventuali opportunità. Anche perché la capitalizzazione raggiunta sul mercato ci può consentire di trattare un'aggregazione conveniente", spiega Gronchi in un'intervista a Il Sole 24 Ore. Entrando nello specifico l'ad precisa: "Siamo ancora in una fase iniziale dell'esame dei vari progetti e la priorità è verificarne la coerenza con il nostro sistema di valori".