Bper candidata regina 2021 del Ftse Mib, Castagna (Banco BPM) tesse la tela per nozze e anticipare mosse Unicredit
Bper si conferma il titolo bancario più caldo a Piazza Affari in questo primo scorcio d’anno. Anche oggi a dare slancio a Bper sono le sirene di M&A che portano a una futura fusione tra Banco e Bper. Secondo La Stampa, i colloqui tra Giuseppe Castagna (ceo di Banco BPM) e Carlo Cimbri (ceo di Unipol, primo azionista di Bper) per un potenziale legame tra Banco Bpm e Bper si sarebbero intensificati. Secondo l’articolo, Castagna sta cercando di anticipare qualsiasi potenziale mossa che potrebbe essere effettuata da Unicredit su Banco BPM (solo su Banco o acquisizione combinata di Banca MPS e Banco BPM) dopo che Andrea Orcel assumerà da metà aprile la carica di ceo di Unicredit.
Indicazioni che hanno messo il turbo al titolo Bper arrivato a guadagnare oltre il 4% sopra il muro dei 2 euro. Da inizio anno Bper segna +34%, secondo migliori titolo di tutto il Ftse Mib. Rimane nelle retrovie oggi Banco BPM (-0,6% a 2,279 euro), che da inizio anno segna anch’essa un saldo molto positivo (+25%). “Abbiamo una posizione positiva sul titolo Banco BPM in quanto ci aspettiamo che tragga vantaggio dall’essere al centro del processo di consolidamento del settore bancario italiano”, argomentano oggi gli esperti di Intesa Sanpaolo che hanno rating Add su Banco BPM con tp a 2,2 euro.
In calo anche Unicredit (-1,6%), l’altra possibile protagonista del nuovo round di M&A e che non trova sponda nelle indiscrezioni stampa che vedono in cantiere la cessione di due portafogli di crediti deteriorati per un totale di 2 mld di euro (il primo portafogli composto da sofferenze unsecured (1 mld) e il secondo di UTP e sofferenze). Unicredit ha chiuso il 2020 con un NPE ratio del 4,5% e l`eventuale cessione comporterebbe una riduzione di circa 40 bps.
La pace Banco-Cattolica apre scenari graditi a Unipol
L’accordo di Banco BPM con Cattolica Assicurazioni prevede, a fronte della rinuncia di Banco BPM alla call già esercitata, il riconoscimento allo stesso Banco BPM di un diritto di uscita anticipata dalla partnership, la cui durata originaria era fissata fino al 2033, esercitabile nel periodo compreso tra inizio 2023 e il 30 giugno 2023, eventualmente posticipabile dalla banca di sei mesi in sei mesi per tre volte sino al 31 dicembre 2024. In pratica, tra due anni l’istituto guidato da Castagna potrebbe decidere di trovarsi un altro partner assicurativo e Unipol potrebbe essere la prescelta. La compagnia assicurativa bolognese ha più volte fatto intendere l’interesse a creare un gruppo bancario più grande a patto di essere il partner assicurativo della nuova entità.
Banco ha fretta, Mps la soluzione meno gradita
Banco BPM a sua volta ha ribadito a più riprese che vuole essere protagonista. Massimo Tononi, presidente del terzo gruppo bancario italiano, ha affermato nel weekend che la priorità nei prossimi 12 mesi è trovare un partner. Non ha rivelato alcun dettaglio sui colloqui in corso, ma ha affermato che MPS è meno compatibile con Banco rispetto ad altre opzioni. Gli analisti di Mediobanca ieri hanno confermato che a loro avviso una potenziale fusione tra Banco e Bper sia vantaggiosa per tutte le parti coinvolte industrialmente e finanziariamente, ma allo stesso tempo tempo per Banco dopo l’uscita di Mustier si è aperto un altro fronte di M&A (ovvero Unicredit).