Borse Ue caute su timori per la Fed, Tokyo ai massimi da 6 anni sfrutta lo yen debole

Piazza Affari e le altre Borse europee viaggiano debolmente in scia alla chiusura negativa di Wall Street, che rimane su livelli record ma gli investitori iniziano a temere un avvio anticipato del tapering. I buoni dati macro, in ultimo l’Ism manifatturiero salito ai massimi da due anni e mezzo, alimentano le paure che la Federal Reserve possa iniziare a ridurre i suoi acquisti mensili già in gennaio e non a marzo, come invece lasciavano intendere le parole di qualche settimane fa pronunciate dalla neo governatrice Janet Yellen.
In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib cede lo 0,10% in area 18.750 punti e anche le altre Borse del Vecchio Continente viaggiano in frazionale ribasso: a Francoforte il Dax lascia sul parterre lo 0,15% a 9.390 punti, a Parigi il Cac 40 arretra dello 0,50% a 4.260 punti, a Madrid l’Ibex 35 mostra una flessione dello 0,60% a 9.710 punti, a Londra il Ftse 100 perde lo 0,30% a 6.575 punti. Poco mosso invece lo spread Btp-Bund che si muove in area 235 punti base.
In decisa controtendenza la Borsa di Tokyo, dove il Nikkei ha guadagnato lo 0,60% in area 15.750 punti, livello più alto degli ultimi sei anni. La piazza nipponica è stata sostenuta dalla continua discesa dello yen: questa mattina il dollaro ha toccato i massimi da sei mesi rispetto alla divisa giapponese oltre quota 103. A dar man forte alla Borsa di Tokyo anche le aspettative del mercato di nuove misure espansive da parte della Bank of Japan.