Borse sulle montagne russe: oggi il rimbalzo su tentativo di recupero del petrolio
Le principali Borse europee rimbalzano, dopo la tumultuosa giornata di ieri. Complice il tentativo di recupero del petrolio sui nuovi rumors di una possibile apertura dell’Opec a valutare un taglio della produzione per sostenere la risalita dei prezzi. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il ministro dell’Energia degli Emirati Arabi Uniti ha detto che i membri dell’Opec sono pronti a collaborare su un taglio, che aiuterebbe ad alleviare la sovrabbondanza globale di offerta di greggio con ricadute sulle quotazioni. A sostenere gli scambi sui listini del Vecchio continente anche i risultati incoraggianti pubblicati da Commerzbank, la seconda banca della Germania, che hanno alleviato i timori sul sistema bancario europeo, i cui titoli sono stati particolarmente colpiti dalle vendite nelle ultime sedute (si ricorda il tonfo di ieri di Société Générale).
A circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni la Borsa di Francoforte segna un +1,3%, mentre quella di Parigi e Londra salgono rispettivamente dell’1,5% e dell’1,7%. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib incassa addirittura un +2,7% . Le Borse europee non si sono fatte contagiare dall’ennesimo crollo di Tokyo (-4,84%), con l’indice Nikkei sceso al minimo da ottobre 2014. Tra i titoli, bene soprattutto le banche, trainate da Commerzbank che balza in avanti di oltre 13 punti percentuali. Il mercato rimane comunque cauto, lo dimostrano i movimenti sui cosiddetti “beni rifugio”. Sul fronte valutario, il clima negativo sui mercati si è nuovamente tradotto in forti acquisti sullo yen, su nuovi massimi dal 2014 contro il dollaro. Il forte apprezzamento della valuta giapponese ha spinto le autorità monetarie a paventare l’ipotesi di un intervento sul mercato. Tra le materie prime, invece, l’oro si appresta a chiudere la migliore settimana da quatto anni.
Oggi i dati sul Pil
Prima dell’apertura delle Borse europee dal fronte macro è giunto il Prodotto interno lordo (Pil) della Germania, che ha registrato nel quarto trimestre 2015 una crescita moderata, dello 0,3%, ma comunque in linea con le attese. La crescita è stata guidata principalmente da investimenti nel settore costruzioni e dai consumi. Ha invece deluso il Pil dell’Italia, che nel periodo ottobre-dicembre ha evidenziato una espansione dello 0,1% sul periodo precedente, sotto le stime degli analisti (+0,3%). Nel corso della giornata verrà pubblicata la prima lettura del Pil dell’Eurozona.