Borse mondiali tutte in rosso, Wall Street guida la discesa

Segno meno marcato per tutti gli indici azionari mondiali. L’Europa ha amplificato le perdite dopo l’apertura di Wall Strett dove già dopo i primi minuti il Dow Jones perdeva oltre 100 punti. In tutto il mondo sono due i settori sotto pressione: bancari e tecnologici.
Per Wall Street potrebbe così profilarsi l’estensione delle perdite delle ultime due sedute. Pesano le previsioni deludenti di Qualcomm e il rialzo delle stime sulle perdite da parte della banca d’affari Wachovia, che alimenta nuovamente la sensazione che la crisi del credito non si sia ancora esaurita. In un documento inviato alle autorità di vigilanza Wachovia ha chiarito di attendersi per gli ultimi tre mesi dell’anno perdite per 600 milioni di dollari. Il titolo arretra di oltre 4 punti percentuali. Qualcomm invece, il secondo produttore statunitense di chip per la telefonia ha invece avvertito che i risultati del 2008 saranno inferiori alle aspettative. Dow Jones e S&P500 arretrano di oltre un punto percentuale, mentre il Nasdaq 100 perde l’1,85%.
In Europa invece gli indici hanno ulteriormente incrementato le perdite, dopo essersi mosse verso il basso con decisione già attorno a mezzogiorno in scia alla caduta verticale a Londra di Barclays, una delle società più esposte ai titoli legati ai mutui subprime. Il titolo all’Lse è sceso in picchiata fino a sfiorare un ribasso del 10%, per poi recuperare. Sulla banca britannica, già notevolmente indebolita in Borsa nelle scorse settimane, hanno iniziato a circolare indiscrezioni relative a svalutazioni per 10 miliardi di sterline. Nel vecchio continente i tre peggiori settori sono nell’ordine: assicurativi, bancari e tecnologici.
All’interno dell’S&P/Mib italiano, fin dall’avvio di sessione indebolito dalla freddissima accoglienza del mercato all’acquisizione di Antonveneta da parte di Mps, fa rumore la performance negativa di Fiat, attualmente in calo di oltre il 5% al di sotto della soglia dei 20 euro e vicina ai minimi di seduta toccati a 19,67 euro. Sul titolo sono tornate ad agire le voci di un imminente collocamento di titoli.
Anche oggi Milano è comunque tra le Borse peggiori del Vecchio continente, dove, per la seconda seduta consecutiva, il Dax tedesco si muove invece in controtendenza, con un rialzo dello 0,23%. Il Cac40 arretra dell’1,46%, l’Aex di Amsterdam dell’1,99%, lo Smi di Zurigo dell’1,62% e il Ftse 100 britannico dello 0,94%. Mibtel e S&P/Mib perdono rispettivamente l’1,62 e l’1,34%.