Borse incerte in attesa dell’Eurogruppo. In Grecia, Samaras ottiene fiducia del parlamento

Le Borse del Vecchio continente si muovono incerte intorno alla parità, in attesa dell’Eurogruppo di questo pomeriggio. A Londra l’indice Ftse 100 rimane piatto con un -0,02%, insieme al Dax di Francoforte, in rialzo dello 0,06%. Positivi il Cac40 di Parigi, che mostra un +0,22%, e l’Ibex35 di Madrid, in rialzo dello 0,40%. Sull’altalena Piazza Affari, che dopo una partenza in lieve calo, ha conquistato un frazionale rialzo, per poi scivolare di nuovo in terreno negativo e ora indossare la maglia rosa d’Europa. In questo momento l’indice Ftse Mib guadagna lo 0,54% a 13806 punti.
Tra i singoli titoli a Milano, bene i bancari con Banca Popolare dell’Emilia Romagna in testa al listino delle bluchip con un progresso di oltre 3 punti percentuali. In deciso rialzo anche Ansaldo Sts con un +2,21%. Dall’altra parte invece, Fiat Industrial, peggior titolo del Ftse Mib, con un -2%, dopo che Ubs ha tagliato il target price a 10,1 euro dal precedente 11 euro.
Questo pomeriggio i ministri delle Finanze dei Paesi dell’Eurozona si riuniranno a Bruxelles, per discutere delle misure anti-crisi annunciate nel summit del 28-29 giugno. Ma non solo. Sul tavolo dell’Eurogruppo, sono tanti i temi che verranno affrontati, tra cui gli aiuti a Cipro e alle banche spagnole, ma anche la situazione in Grecia.
E proprio a poche ore dall’incontro, è giunta da Atene la notizia che il governo di Antonis Samaras ha ottenuto la fiducia del Parlamento greco. La coalizione pro-euro guidata da Samaras, leader del partito Nea Democrazia a cui si uniscono il socialista Pasok e la sinistra moderata Dimar, ha ricevuto il voto favorevole di 179 deputati (tutti quelli della maggioranza) su 300.
Il sì è arrivato nella notte, dopo un lungo dibattito, iniziato venerdì scorso sulla politica di rigore da adottare per convincere i ministri delle Finanze della zona euro che la Grecia è ripartita nella giusta direzione, ossia con la volontà di seguire il piano di austerity previsto dal piano di salvataggio della troika Ue-Bce-Fmi.
Segnali di maggiore unità sono giunti ieri anche da Francia e Germania, dopo mesi di contrasti e dissapori. Il presidente francese, Francois Hollande, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel, durante la cerimonia a Reims per celebrare i 50 anni della riconciliazione, hanno ribadito l’importanza dell’amicizia franco-tedesca per risolvere la crisi e per l’equilibrio dell’intera Eurozona.