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Borse, gestori prevedono volatilità nel breve

Pubblicato 14 Febbraio 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:23
Mancano meno di due settimane alle elezioni politiche in Italia e in attesa che gli italiani vadano alle urne i gestori prevedono volatilità sui mercati azionari nel breve, ma sono ottimisti sul lungo periodo. E' quanto emerge dal consueto sondaggio mensile di Morningstar, condotto tra il 4 e l'11 febbraio, tra le principali società di gestione e intermediazione che operano in Italia.

L'incerta situazione politica italiana impatta negativamente sui mercati azionari, anche se la maggior parte dei gestori è convinta che le riforme proseguiranno. Non escludono volatilità sulle piazze finanziarie europee, compresa quella milanese, ma guardano avanti. Il quadro macroeconomico mostra affaticamento e la Banca centrale europea prevede una crescita zero a causa dei minori consumi e delle misure di austerità fiscale.

I timori legati alla crisi del debito sovrano si stanno tuttavia affievolendo e sono previsti ulteriori sviluppi positivi. I titoli azionari sono giudicati attraenti rispetto alle obbligazioni. In questo contesto il 71,5% dei gestori si aspetta volatilità nel breve e un apprezzamento nei prossimi sei mesi (erano l'82% a gennaio).

Dal sondaggio mensile di Morningstar emerge che i gestori non sono unanimi sull'area geografica a cui accordare la preferenza: sia l'Europa sia gli Stati Uniti si trovano a fare i conti con il problema del debito.

Il punto di maggior disaccordo riguarda le valutazioni dei titoli azionari. Le aziende americane fanno profitti, distribuiscono dividendi e il rapporto utile per azione è previsto in miglioramento, tuttavia gran parte delle notizie positive sono già inglobate nelle quotazioni. Per questa ragione, meno del 60% dei gestori prevede una crescita dei listini di Wall Street nei prossimi sei mesi, contro il 35,7% che si attende stabilità attorno agli attuali livelli.