Borse: gestori meno ottimisti sull’Europa, la piazza preferita rimane Wally (Morningstar)
Le Borse europee e asiatiche appaiono meno allettanti agli occhi dei gestori, che invece continuano a privilegiare Wall Street. E’ questo, in sintesi, il quadro che emerge dall’ultimo sondaggio condotto da Morningstar tra le principali case di investimento italiane ed estere che operano sul territorio, relativo alle previsioni per i mercati finanziari nei prossimi sei mesi.
Per quanto riguarda l’Europa, i gestori fanno marcia indietro. La percentuale di money manager che prevede un rialzo dei listini del Vecchio continente nei prossimi sei mesi è infatti scesa dal 52,4% di aprile al 41,2%. Sono più che raddoppiati, invece, coloro che si attendono un ribasso (dal 9,5 al 23,5%). La ragione di questo più diffuso pessimismo è legata alla questione Grecia. La crisi ellenica “continua a rendere nervosi e volatili le Piazze europee – si legge nel sondaggio – Ritardi nell’azione e indecisioni politiche lasciano spazio alla speculazione. Inoltre, la situazione di Atene ha portato sotto i riflettori i problemi di altri Stati fortemente indebitati ed economicamente deboli, come la Spagna e il Portogallo”.
Sul futuro andamento di Piazza Affari, i pareri sono discordanti. In ogni caso, i gestori rimangono cauti, con il 35% che si attende delle oscillazioni attorno agli attuali livelli. I pessimisti invece sono il 18%.
La piazza preferita a livello mondiale dai gestori rimane Wall Street. La Borsa americana raccoglie i maggiori consensi, anche se il numero di ottimisti è in leggero calo rispetto ad aprile (da 61,9 a 58,8%).
Giudizi confermati a maggio sulla Borsa di Tokyo, che dovrebbe apprezzarsi nei prossimi sei mesi per il 35,3% degli intervistati (erano il 38% ad aprile). Il 41% prevede invece una stabilizzazione attorno agli attuali livelli. E rimanendo con lo sguardo a Oriente, si nota che a perdere consenso sono le piazze asiatiche in generale. Il sondaggio di Morningstar mostra infatti che la percentuale di gestori che stima una crescita delle Borse asiatiche nel prossimo semestre è scesa al 47,1% dal 61,9% di aprile. “Lo scenario macro rimane favorevole, ma l’espansione economica è già incorporata nei prezzi dei titoli”, sostengono gli intervistati.