Borse europee tornano positive, rublo in caduta libera
Le indicazioni in arrivo dal fronte macro favoriscono il rimbalzo dei listini del vecchio continente. Nel tentativo (fallito) di evitare il collasso del rublo, la Banca centrale russa ha annunciato di aver alzato il costo del denaro dal 10,5 al 17 per cento. La mossa non ha convinto gli operatori che dopo un primo calo hanno spinto l'incrocio con il biglietto verde verso un nuovo massimo storico a 77,432 rub, circa 15 punti percentuali in più rispetto al dato precedente.
A Londra il Ftse100 ha guadagnato il 2,41% chiudendo a 6.331,83 punti mentre il listino tedesco è salito del 2,46% a 9.563,89. Acquisti anche sul Cac40 (+2,19% a 4.093,2) e sull'Ibex (+1,8% a 10.081,9).
In agenda macro indicazioni positive dagli indici europei sulla fiducia del manifatturiero e del comparto servizi (rispettivamente a 50,8 e 51,9 punti in versione preliminare) e dalla bilancia commerciale (surplus in aumento da 17,9 a 19,4 miliardi). Buone nuove anche dal tedesco Zew, salito nel mese corrente da 11,5 a 34,9 punti. Sotto le stime invece i dati statunitensi relativi permessi di costruzione (1,04 milioni), nuovi cantieri edili (1,03 milioni) e Pmi manifatturiero in versione flash (da 54,8 a 53,7 punti).
A Londra il Ftse100 ha guadagnato il 2,41% chiudendo a 6.331,83 punti mentre il listino tedesco è salito del 2,46% a 9.563,89. Acquisti anche sul Cac40 (+2,19% a 4.093,2) e sull'Ibex (+1,8% a 10.081,9).
In agenda macro indicazioni positive dagli indici europei sulla fiducia del manifatturiero e del comparto servizi (rispettivamente a 50,8 e 51,9 punti in versione preliminare) e dalla bilancia commerciale (surplus in aumento da 17,9 a 19,4 miliardi). Buone nuove anche dal tedesco Zew, salito nel mese corrente da 11,5 a 34,9 punti. Sotto le stime invece i dati statunitensi relativi permessi di costruzione (1,04 milioni), nuovi cantieri edili (1,03 milioni) e Pmi manifatturiero in versione flash (da 54,8 a 53,7 punti).