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Piazza Affari chiude in deciso rialzo una seduta estremamente volatile

Pubblicato 16 Dicembre 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:36
Piazza Affari ha chiuso in deciso rialzo una seduta estremamente volatile. La giornata si è aperta con la decisione shock della Banca centrale russa di alzare i tassi d'interesse dal 10,5% al 17%. Una mossa che non è riuscita ad arginare il crollo del rublo, precipitato ai nuovi minimi storici rispetto a dollaro ed euro. In mattinata l'indice Ftse Mib era sceso per la prima volta dal dicembre 2013 sotto quota 18.000 punti. Dopo una serie di saliscendi, il Ftse Mib ha intrapreso la strada dei rialzi fino a chiudere con un progresso del 3,27% a 18.670 punti. Un sostegno è arrivato dallo Zew tedesco che a dicembre ha battuto le attese salendo a 34,9 punti. Inoltre l'indice Pmi manifatturiero nell'Eurozona a dicembre nella lettura preliminare è salito a 50,8 punti dai 50,1 punti della precedente rilevazione. Le attese degli analisti erano per un dato a 50,5 punti.

Positive le banche al termine di una seduta altalenante: Banco Popolare ha guadagnato il 2,22% a 9,86 euro, Montepaschi il 3,81% a 0,544 euro, Popolare di Milano il 3,91% a 0,544 euro, Intesa SanPaolo il 4,52% a 2,446 euro, Mediobanca il 4,35% a 6,705 euro, Ubi Banca il 5,69% a 6,03 euro. Brillante Finmeccanica (+5,90% a 7,62 euro) con la partita per la cessione del polo trasporti che sembra essere arrivata alle battute finali. Secondo quanto scritto da Il Sole 24 Ore, la cordata cinese guidata da Insigma avrebbe presentato un'offerta vincolante per il 100% di Ansaldo Breda, mentre non sarebbe arrivata nessuna comunicazione da parte dei giapponesi di Hitachi. FCA ha guadagnato l'1,42% a 9,25 euro dopo i dati sulle immatricolazioni di nuove auto in Europa. A novembre il Lingotto ha venduto nel Vecchio Continente quasi 58 mila vetture, il 3,6% in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno, mentre la quota di mercato è salita al 5,8 per cento. Rimbalzo dei titoli del settore oil nonostante i nuovi minimi a cinque anni del petrolio: Eni ha mostrato un progresso del 3,91% a 13,81 euro, mentre Saipem è avanzata del 4,86% a 8,615 euro. Telecom Italia (+0,50% a 0,90 euro) è rimasta al centro di continue voci sulle attività in Brasile.