Borse europee tentano la risalita sulla scia di Tokyo e Wall Street
Avvio di seduta in rialzo per le Borse europee sulla scia delle chiusure toniche di Tokyo e Wall Street. La piazza finanziaria nipponica è stata trainata dall’intervento della Bank of Japan, che ha approvato questa mattina una nuova misura di stimolo all’economia, varando un programma di prestiti alle banche per 10 mila miliardi di yen, pari a circa 116 miliardi di dollari. La mossa porta così l’ammontare complessivo del piano di prestiti a 30 mila miliardi di yen. E così l’indice Nikkei ha chiuso gli scambi con un +1,76%, riconquistando l’importante soglia dei 9.000 punti.
Nell’ultima seduta gli indici americani hanno invece beneficiato delle parole di Ben Bernanke, che si è detto fiducioso per il 2011 annunciando che in “qualunque caso il Fomc è pronto a fare di più se sarà necessario”. Il numero uno della Fed ha però sottolineato che l’economia ha frenato più del previsto, come dimostra la revisione al ribasso del Pil del secondo trimestre (a +1,6% da +2,4%). Oggi il mercato è in attesa dei dati di luglio sulla spesa e il reddito delle famiglie, che dovrebbero entrambi salire dello 0,3% dalle variazioni nulle del mese precedente. In agenda anche l’indice Fed Dallas, visto in miglioramento a -16% dal -21% di luglio.
In Europa da segnalare l’inflazione spagnola che ha segnato ad agosto un rialzo dell’1,8% rispetto allo stesso mese del 2009, come da attese. In questo quadro i listini del Vecchio Continente cercano di risalire la china dopo le perdite delle ultime settimane. A Parigi il Cac guadagna lo 0,21% a 3.514 punti, a Francoforte il Dax avanza dello 0,28% a quota 5.967, a Madrid l’Ibex balza dello 0,37% a quota 10.185. Londra è chiusa per festività, mentre a Piazza Affari l’indice di riferimento Ftse Mib guadagna lo 0,47% a 19.911 punti, mentre il Ftse All Share avanza dello 0,46% a quota 20.472.
Tra le blue chip svetta il Banco Popolare (+3,06% a 4,54 euro) che ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 437 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 204,2 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Una perfomance dovuta soprattutto all’iscrizione in bilancio di crediti per imposte anticipate per 285 milioni riferiti a Banca Italease. Senza Italease, i profitti dell’istituto scaligero si sarebbero attestati a 209 milioni di euro.
Bulgari avanza dello 0,35% a 5,80 euro dopo le parole dell’Ad Francesco Trapani, che si aspetta un dividendo in crescita per il 2010. Nel corso di un’intervista rilasciata al Wall Street Journal Trapani ha spiegato che se tutto andrà nella giusta direzione, Bulgari potrebbe registrare “una decisa crescita dei profitti” nell’esercizio anche se la crescita del fatturato complessivo sarà modesta. La conseguente forte generazione di cassa potrebbe consentire al Cda di “aumentare il dividendo”. Ubi Banca cede invece lo 0,28% a 7,17 euro dopo avere riportato nel primo semestre un utile di 102 milioni di euro, in calo del 18% rispetto ai 126 milioni dello stesso periodo di un anno fa.