Notizie Notizie Mondo Borse europee incerte dopo nuove previsioni Fmi. Oggi Merkel in Grecia

Borse europee incerte dopo nuove previsioni Fmi. Oggi Merkel in Grecia

9 Ottobre 2012 07:37

Borse europee deboli. Dopo una partenza in moderato ribasso intorno alle 9.30  i listini del Vecchio continente sono passati in territorio negativo: a Parigi il Cac40 cede lo 0,22%, mentre il Dax segna un -0,51%. Si muove poco sopra la parità il Ftse100 (+0,07%). Segno meno anche per l’Ibex35 che indietreggia dello 0,9%. Dopo la prima mezz’ora di scambi anche Piazza Affari è passata in negativo, con il Ftse Mib che perde lo 0,7% a 15.451.

E’ la volatilità e l’incertezza a farla da padrona sui mercati in attesa che prenda il via l’intervento di Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea (Bce). Il suo discorso arriva all’indomani dell’avvio ufficiale del fondo salva stati ESM, dopo la riunione tra i ministri finanziari della zona euro. “Il meccanismo di stabilità è ora formalmente attivo – commentano gli analisti di Fxcm – ma il focus degli investitori è ancora puntato sul fatto che rimangono ancora incognite sulla possibilità di ricapitalizzare direttamente le banche, oltre al fatto che serviranno ancora mesi prima di vederlo attivo sui mercati, Spagna a parte, che si sta sforzando di non cadere all’interno di quella che rappresenterebbe una spirale potenzialmente mortale per il Paese, che si troverebbe a finanziarsi a tassi comunque alti per essere considerati sostenibili”.

Intanto oggi è prevista la super-blindata visita del cancelliere tedesco, Angela Merkel, in Grecia. Il leader greco Antonis Samaras e la Merkel si era incontrati  a Berlino lo scorso 24 agosto.

E in questo scenario sono arrivate nella notte le nuove previsioni del Fondo monetario internazionale (Fmi) che  nell’ultimo World Economic Outlook, presentato a Tokyo, ha dipinto una situazione sempre più in chiaroscuro per l’economia globale rispetto a qualche mese fa. Stando alle nuove previsioni, la crescita globale sarà quest’anno del 3,3% e del 3,6% l’anno prossimo. Sul 2012 la stima è stata abbassata di 0,2 punti percentuali, sul 2013 di 0,3 punti, sostenendo che le prospettive sono peggiorate ulteriormente e i rischi sono aumentati.