Borse europee in rosso: si riaccende la questione Grecia. Attesa per Draghi e dati mercato lavoro Usa

Le vendite tornano a farsi largo in Europa dopo i rialzi visti nella prima seduta di luglio. Segno meno per il Cac40 e il Dax che cedono rispettivamente lo 0,57% e lo 0,75%. In rosso anche il Ftse 100 e l’Ibex che lasciano sul parterre rispettivamente lo 0,10% e lo 0,15%. Anche a Piazza Affari prevalgono i ribassi: il Ftse Mib perde lo 0,72%.
E’ tornata a tenere banco la questione Grecia. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, che cita quattro funzionari dell’eurozona, la Grecia avrebbe a disposizione tre giorni di tempo per dimostrare ai creditori internazionali di essere in grado di rispettare le condizioni previste nel piano di salvataggio e ricevere la nuova tranche di aiuti da oltre 8 miliardi di euro. “Siamo tutti d’accordo che la Grecia deve attuare le riforme prima dell’Eurogruppo di lunedì. Ecco perché devono presentarsi ancora venerdì”, ha dichiarato una fonte all’agenzia.
I ministri delle Finanze dovrebbero incontrarsi lunedì 8 luglio e discutere in quella occasione della situazione del Paese ellenico. C’è comunque un generale senso di insoddisfazione circa i progressi fatti dalla Grecia sul fronte delle riforme del settore pubblico.
Nel pomeriggio la Commissione europea ha smentito di avere dato un ultimatum ad Atene. Lo riporta la stampa internazionale, che cita Simon O’Connor, portavoce del commissario Olli Rehn. “Non abbiamo fissato nessuna scadenza” ha precisato il portavoce aggiungendo tuttavia che lunedì prossimo l’Eurogruppo si pronuncerà sulla prossima tranche di aiuti.
I listini sembrano essere già proiettati anche agli importanti appuntamenti che verranno pubblicati nei prossimi giorni negli Stati Uniti e Europa. Giovedì è il giorno di Mario Draghi e della consueta riunione mensile della Banca centrale europea. A Francoforte dovrebbe prevalere un atteggiamento attendista, con i tassi che non dovrebbero subire modifiche (fermi al minimo storico di 0,5%).
Oltreoceano, dopo la chiusura giovedì per Independence Day, si riparte venerdì con i tanto attesi dati sul mercato del lavoro di giugno. “Sarà il primo dei prossimi tre dati che potrebbero spingere la Fed a passare dalle parole ai fatti in termini di tapering” ricordano da Ig. Venerdì 5 luglio il dipartimento del Lavoro statunitense snocciolerà i dati sulla creazione di nuovi posti di lavoro a giugno, previsti dagli analisti a +175mila. Il tasso di disoccupazione, secondo le stime di consensus, dovrebbe scendere al 7,5% dal precedente 7,6%.