Borse europee deboli a inizio ottava. Non aiuta l’Ifo tedesco sceso ai minimi da febbraio 2010
Prima seduta dell’ultima settimana del mese di settembre improntata al ribasso sui mercati azionari europei. Madrid fa segnare il calo più pronunciato cedendo l’1,51% a metà giornata. Segue a ruota Piazza Affari con il Ftse Mib che cede l’1,31%, poco sopra i minimi intraday. Calo dell’1,17% per il Cac 40 parigino, mentre il Dax di Francoforte limita le perdite allo, 0,6%. Sul valutario l’euro è sceso questa mattina sotto quota 1,29 rispetto al dollaro con la discesa che si è accentuata dopo l’uscita dell’indice Ifo tedesco, risultato inferiore alle attese.
Diversi i nodi che alimentano l’incertezza dei mercati. “In Europa gli investitori sembrano riluttanti ad aprire nuove posizioni finché non vengano chiarite le decisioni che prenderà la Spagna circa una richiesta o meno degli aiuti ESM”, sottolinea Michael Hewson, senior market analyst di CMC Markets. “A dare ulteriori picconate ai recenti massimi – prosegue l’esperto di CMC Markets – contribuiscono le notizie di disaccordo tra Francia e Germania circa la velocità di integrazione dei sistemi bancari europei”. Inoltre sta prendendo sempre più piede la voce che vedrebbe il report della troika (Bce-Ue-Fmi) sulla Grecia differito a dopo le elezioni americane. Sulla Grecia il settimanale Der Spiegel ha scritto che il buco del debito pubblico ellenico avrebbe raggiunto quota 20 miliardi di euro, il doppio rispetto a quello inizialmente previsto. Lo stesso Spiegel riporta l’indiscrezione del possibile aumento della potenza del fondo Esm da 500 miliardi di euro a 2mila mld. “L`accordo sarebbe un`ottima notizia perché aumenterebbe le munizioni dell`Europa nella lotta per ridurre gli spread eccessivi”, commentano oggi da Equita Sim.
Ifo clima affari tedesco ai minimi da febbraio 2010
Oggi deboli indicazioni dalla Germania con il quinto mese consecutivo in calo per l’Ifo. L’indice Ifo sul clima affari a settembre si è attestato a 101,4 punti, in calo rispetto ai 102,03 punti della precedente rilevazione. Gli analisti avevano pronosticato 102,5 punti. Si tratta dei livelli più bassi dal febbraio 2010. Le imprese intervistate si sono mostrate ancora meno soddisfatte della situazione economica attuale esprimendo un maggiore pessimismo circa il futuro. “Il clima economico nel settore manifatturiero, dopo il recupero di agosto, ha continuato a raffreddarsi in modo significativo”, rimarca Hans-Werner Sinn, presidente dell’Istituto Ifo aggiungendo come il termini di prospettive per le esportazioni, a settembre è continuato l’andamento lievemente negativo già visto il mese scorso.