Borse europee contrastate, Piazza Affari tenta il rimbalzo. Bund decennale sui minimi storici
Contrastate le principali Borse europee dopo i tonfi registrati nella seduta di ieri in scia ai cali del prezzo del petrolio e ai timori sulla situazione in Grecia. Svetta Piazza Affari con l’indice Ftse Mib che al momento è la migliore del Vecchio Continente con un progresso dello 0,79% a 18.329 punti. Male invece le altre piazze finanziarie: a Francoforte il Dax cede lo 0,31% a 9.443 punti, il parigino Cac40 arretra dello 0,27% a 4.100 punti mentre a Londra il Ftse100 mostra un calo dello 0,81% a 6.364 punti.
Ancora in calo i prezzi del petrolio. Il Wti (il petrolio di riferimento negli Usa) questa mattina è sceso fino a 49,34 dollari al barile dopo che ieri per la prima volta dal 2009 era sceso sotto la soglia dei 50 dollari. Citigroup ieri ha ridotto la view 2015 sul Brent da 80 a 63 dollari mentre la stima relativa il Wti è passata da 72 a 55 dollari. Questa mattina in un report Moody’s ha affermato che l’industria petrolifera sta entrando in un 2015 difficile a causa del crollo del greggio. Se nel 2015 il petrolio resterà attorno ai 55 dollari al barile il calo dei ricavi colpirà l’utile dei gruppi produttori, riducendo i flussi di cassa da reinvestire, con un impatto a catena sulle aziende di servizi petroliferi.
Dal fronte del mercato obbligazionario, lo spread Btp-Bund viaggia intorno ai 131 punti base, con il rendimento del Btp decennale intorno all’1,8%. Da segnalare i nuovi record del Bund decennale tedesco, sceso oggi fino allo 0,485%, pari al nuovo minimo storico. Da parte sua il Treasury statunitense a 10 anni è tornato sotto la soglia del 2% sui minimi da ottobre. Sotto il 2% anche il Gilt britannico.
Pubblicati in mattinata i pmi servizi riferiti ai vari Paesi dell’Eurozona a dicembre. In Spagna l’indice pmi servizi elaborato da Markit è migliorato a 54,3 punti rispetto ai 52,7 punti della precedente rilevazione. Le attese erano per un dato a 53,4 punti. In Italia ha invece mostrato una flessione a 49,4 punti contro i 51,8 punti della precedente rilevazione. Il dato è sotto le attese degli analisti che avevano pronosticato un calo a 51,7 punti. Cresciuto a 50,6 punti dai 49,8 punti della precedente rilevazione e contro un’attesa di 49,8 punti in Francia mentre in Germania è aumentato a 52,1 punti dai precedenti 51,4 punti. Le stime erano per un dato stabile a 51,4 punti. Il dato aggregato dell’Eurozona ha mostrato una flessione a 51,6 punti contro i precedenti 51,9 punti. Le previsioni degli analisti erano per un dato a 51,9 punti.