Borse europee caute: Ftse Mib all’insegna della volatilità, stabile lo spread
Partenza incerta e all’insegna della volatilità per Piazza Affari e per le maggiori piazze borsistiche del Vecchio Continente alla prova del nove nel post-vertice Ue. Il summit di Bruxelles, da cui ne è uscita l’attivazione automatica del Fondo salva-Stati nel omento in cui lo spread di una nazione superi una certa soglia, ha visto la “vittoria” di Italia e Spagna che, per ottenere lo scudo anti-spread, si erano opposte fermamente rifiutandosi di firmare il patto sulla crescita. Patto che è stato siglato in seguito ed ha portato alla nascita di un pacchetto di misure da 120 miliardi di euro. Il premier Monti ha dichiarato che per il momento l’Italia non farà uso dello scudo.
Cauto lo spread Btp-Bund: il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e spagnoli si attesta al 421,5 punti base, in linea con la chiusura di venerdì. Il rendimento del Btp decennale è al 5,7%. Lo spread Bonos-Bund è al momento a quota 470, con il rendimento dei titoli decennali spagnoli al 6,2%.
Il Ftse Mib, caratterizzato un alta volatilità, al momento cede lo 0,08% a 14.262 punti mentre il Ftse All Share guadagna lo 0,01% a quota 15.186. Virata per il comparto bancario, dopo una partenza con il segno meno: in rialzo dell’1,13% Banco Popolare, dello 0,07% Unicredit, dello 0,27% Intesa Sanpaolo, dello 0,54% Ubi Banca e dello 0,10% Monte dei Paschi. Atlantia mantiene si n dalle prime battute la maglia rosa del listino delle blue chips italiane: l’azione avanza del’1,99%, dopo l’upgrade da parte di Cheuvreux che ha alzato il rating a selected list dal precedente outperform. Male Fiat, in calo dello 0,35%. Entro fine 2012 avrà luogo la chiusura di cinque stabilimenti Iveco dislocati in Europa con il coinvolgimento di oltre mille lavoratori. Lo ha annunciato ieri il Ceo dell’azienda controllata da Fiat Industrial, Alfredo Altavilla, nel corso della presentazione dello Stralis, il nuovo camion di casa Iveco prodotto a Madrid. Gli stabilimenti coinvolti sono quello francese di Chambery, quelli tedeschi di Weisweill e Ulm e quelli austriaci di Graz e di Goerlitz con complessivamente 1.075 lavoratori coinvolti.
Contrastate le altre Borse europee: il Dax a Francoforte cede lo 0,06%, il parigino Cac40 perde lo 0,03%, in rialzo dello 0,18% il londinese Ftse100 mentre a Madrid l’Ibex35 arretra dello 0,02%.