Notizie Indici e quotazioni Borse cercano il rimbalzo. Occhi su petrolio e Grecia

Borse cercano il rimbalzo. Occhi su petrolio e Grecia

7 Gennaio 2015 09:01
Le Borse europee tentano il rimbalzo, dopo i ribassi di ieri. Gli investitori rimangono tuttavia prudenti in attesa del dato sull’inflazione nella zona euro, che potrebbe subire una nuova contrazione in scia al continuo calo del petrolio, in un contesto di incertezza alimentato dalla situazione politica in Grecia. Questa mattina i principali listini del Vecchio continente si muovono in territorio positivo mostrando progressi intorno a mezzo punto percentuale. A circa un’ora dall’avvio a Piazza Affari il Ftse Mib segna un +0,60% viaggiando in area 18.263 punti.
Grecia in primo piano
Sale la preoccupazione sui mercati finanziari per il futuro della Grecia. Secondo alcune voci sollevate già nei giorni scorsi, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, sarebbe pronta a lasciare uscire la Grecia dalla zona euro in caso di vittoria della sinistra radicale nelle elezioni del 25 gennaio. Una ipotesi non troppo remota. Stando agli ultimi sondaggi, il partito di Syriza detiene un vantaggio di 3-6 punti. Il primo ministro greco, Antonis Samaras, si dovrà dare da fare e giocare altre carte durante la campagna elettorale oltre a quella finora giocata della paura di uscita dall’euro.    
Inflazione e indicazioni macro
In attesa del voto in Grecia, gli investitori guardano anche al fronte macro, con l’inflazione europea in  agenda oggi. Secondo gli analisti l’inflazione potrebbe mostrare a dicembre una nuova contrazione, in scia al continuo calo del prezzo del petrolio, che ha toccato nuovi minimi storici. Secondo il consensus l’inflazione dovrebbe mostrare il segno meno per la prima volta dal 2009, attestandosi a -0,1% su base annuale. Se così sarà, l’indicazione rafforzerà l’attesa di una azione supplementare da parte della Bce nella riunione del 22 gennaio. La pressione infatti sale affinché l’istituto centrale guidato da Mario Draghi rafforzi le misure destinate a sostenere l’economia fragile della zona euro, con un piano di quantitative easing. 
Intanto questa mattina in Germania le vendite al dettaglio hanno evidenziato a novembre una crescita pari all’1%, meglio del +0,2% stimato dagli analisti (su base annualizzata però si evidenzia una contrazione pari allo 0,8% contro il +0,6% stimato dagli operatori).
I mercati seguiranno anche i dati in arrivo nel pomeriggio dagli Stati Uniti, con il sondaggio ADP sull’occupazione e la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve.