Borse: Atene torna a spaventare i mercati, Piazza Affari cede il 2%. Risale lo spread
Alta tensione sui mercati finanziari in scia alle paure che aleggiano sulla Grecia. La Commissione Ue ha espresso insoddisfazione sui progressi fatti finora da Atene, tanto che l’ipotesi di un accordo in occasione dell’Eurogruppo a Riga, in programma il 24 aprile, diventa sempre più lontana. Niente accordo significa niente aiuti per il Paese, che rischierebbe così il default a maggio, in vista delle nuove scadenze sui prestiti al Fondo monetario internazionale.
Parole dure sono arrivate anche da Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze tedesco, che avrebbe escluso un accordo al prossimo incontro dei ministri delle Finanze. Senza accordo non si sbloccherà la nuova tranche di aiuti da oltre 7 miliardi di euro che potrebbe dare fiato alle risicate finanze di Atene alle prese con le prossime scadenze sul debito ed evitare il default tecnico del Paese.
Notizie che si sono riflesse subito sui mercati finanziari, colpiti oggi da una pioggia di vendite: a Francoforte il Dax cede il 2%, a Parigi il Cac 40 arretra dell’1,50%, a Madrid l’Ibex 35 lascia sul parterre il 2%, a Londra il Ftse 100 perde l’1,10%. Male Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib cede circa 2 punti percentuali a 23.150 punti, anche se alcuni analisti segnalano come le rinnovate tensioni sulla Grecia siano l’occasione per un ritracciamento del paniere che da inizio anno ha mostrato un guadagno di circa 20 punti percentuali. Senza dimenticare che la scorsa settimana l’indice Stoxx Europe 600 aveva raggiunto i massimi storici. Sul mercato secondario si amplia lo spread Btp-Bund che tocca i 140 punti base, con il rendimento del bond decennale italiano all’1,47%.
I timori per un default della Grecia e una sua uscita dall’euro (Grexit) sono alimentati anche dall’indiscrezione del Financial Times, secondo cui il governo ellenico avrebbe approcciato in maniera informale l’Fmi per chiedere più tempo per restituire il prestito in scadenza. A maggio, infatti, la Grecia dovrà rimborsare al Fondo monetario internazionale un prestito di circa 760 milioni di euro. L’istituto di Washington avrebbe però rigettato la richiesta, suggerendo di non procedere con una richiesta formale.
Da ultimo due giorni fa Standard & Poor’s ha tagliato il rating della Grecia portandolo a CCC+ dal precedente B-. L’outlook è negativo poiché esiste la possibilità di un ulteriore downgrade nel giro di un anno. “Le prospettive economiche del Paese potrebbero peggiorare ulteriormente a meno di un accordo tra la Grecia e i suoi creditori”, si legge nella nota diffusa dall’agenzia.