Borsa: tra le principali Sim prevale l’ottimismo
Il mese di aprile si apre all’insegna di aspettative positive da parte degli analisti di alcune delle principali società di intermediazione italiane.
Non spaventa la correzione subita da Piazza Affari nel corso di marzo. E non sembra preoccupare nemmeno il fatto che quello italiano sia stato il secondo peggior mercato azionario europeo alle spalle della sola Spagna, con una sottoperformance dipesa dall’andamento negativo del settore bancario (nettamente il più pesante all’interno dell’indice Ftse Mib).
Dopo aver perso circa il 2%, la performance da inizio anno del più rappresentativo tra gli indici azionari italiani si è ora ridotta a poco meno del 6 per cento. Una performance sulla quale hanno pesato i timori di un possibile rallentamento economico globale, i crescenti rischi politici in Europa e la percezione di un aumento del rischio-Italia (come testimoniato dall’aumento dello spread Btp-Bund).
Nelle loro note di inizio mese gli analisti partono proprio dalla recente correzione di Borsa per tracciare gli scenari delle prossime settimane.
Cosa attendersi
Per qualcuno la correzione sarebbe quasi da benedire: lungamente attesa è finalmente arrivata e ora si può tornare a comprare. E’ la tesi ad esempio degli analisti di Equita Sim, secondo i quali con la correzione si sarebbe creata una classica “opportunità d’acquisto”, non solo per motivi fondamentali (basati sulle valutazioni dei titoli) ma soprattutto perché le aggressive misure di liquidità della Bce hanno creato un cambiamento strutturale di strategia e perché la posizione del governo Monti è solida e qualunque shock di mercato non fa che rafforzarla.
Per qualcuno la correzione sarebbe quasi da benedire: lungamente attesa è finalmente arrivata e ora si può tornare a comprare. E’ la tesi ad esempio degli analisti di Equita Sim, secondo i quali con la correzione si sarebbe creata una classica “opportunità d’acquisto”, non solo per motivi fondamentali (basati sulle valutazioni dei titoli) ma soprattutto perché le aggressive misure di liquidità della Bce hanno creato un cambiamento strutturale di strategia e perché la posizione del governo Monti è solida e qualunque shock di mercato non fa che rafforzarla.
Più moderate, ma sempre improntate all’ottimismo anche le valutazioni di Intermonte. La Sim ha una visione cauta sul breve termine, ma chiarisce che in assenza di shock sul lato politico (tenuta del governo Monti) o macro (espansione del rischio Spagna) il mercato azionario è da considerare sottovalutato. Dopo aver tagliato il peso suggerito sul settore bancario a metà febbraio, la Sim non cambia il suo orientamento, ma segnala l’intenzione di divenire maggiormente selettiva sul settore. Intermonte ha contemporaneamente ridimensionato il peso del settore assicurativo.