Italia: fallimenti record nel 2011, hanno chiuso oltre 11.600 aziende
Record di fallimenti nel 2011 in Italia. Sono state ben 11.615 le aziende che hanno chiuso i battenti per fallimento solo l’anno scorso. Un dato mai toccato in questi ultimi quattro anni di crisi economica. L’allarme è stato lanciato dalla Cgia di Mestre, sottolineando come questo triste record segnali quanto siano in difficoltà le imprese italiane, soprattutto quelle di piccole dimensioni, che rappresentano il motore occupazionale del Paese.
“La stretta creditizia, i ritardi nei pagamenti e il forte calo della domanda interna – ha spiegato il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi – sono le principali cause che hanno costretto molti piccoli a portare i libri in Tribunale. A livello geografico, è la Lombardia a detenere tra le regioni italiane il primato di fallimenti con 2.613 aziende chiuse l’anno scorso. Segue il Lazio (con 1,215) e il Veneto (con 1.122). Supera quota 1.000 anche la Campania (1.008 fallimenti). Si distingue invece nella classifica la Valle d’Aosta con 9 fallimenti.
Un dramma che non colpisce solo il singolo imprenditore ma coinvolge anche i suoi dipendenti. Secondo la Cgia di Mestre, i fallimenti aziendali hanno provocato 50.000 disoccupati. “Purtroppo, questo dramma non è stato vissuto solo da questi datori di lavoro – prosegue Bortolussi- ma anche dai loro dipendenti che, secondo una nostra prima stima, in almeno 50.000 hanno perso il posto di lavoro”.