Borsa Milano arranca in attesa inflazione USA. Saipem fa -24% dopo calo record a 37 anni di ieri
Intonazione ribassista in avvio le Borse europee in attesa dei riscontri in arrivo nel pomeriggio dall'inflazione USA. Il Ftse Mib segna dopo i primi scambi -0,57% a quota 21.364 punti. Ieri a tenere banco sono stati ancora i timori recessivi con il petrolio Brent che ha bucato al ribasso i 100$ con un calo daily di oltre il 7%. "Difficile attribuire un catalyst specifico al crash, al di la della constatazione che i venti di recessione stanno pesando su tutte le commodities più cicliche", spiega Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr.
Sul parterre di Piazza Affari arranca a -2,7% il titolo Leonardo, tra i migliori alla vigilia. Banche ancora in affanno con Bper a -1,56% e Unicredit a -0,88%. Il titolo Saipem segna -24% a 1,479 euro dopo non essere riuscito a far prezzo in avvio per eccesso di ribasso sul prezzo di controllo. Saipem ieri ha segnato il peggior calo degli ultimi 37 anni con oltre -48% dopo che l'aumento di capitale da 2 mld di euro ha segnato sottoscrizioni pari a circa il 70%. Oggi è l'ultimo giorno per sottoscrivere i diritti inoptati.
Oggi riflettori dei mercati tutti puntati sulla lettura dell'inflazione statunitense che dovrebbe continuare a confermare l'aumento dei prezzi (consensus +8,8% a/a a giugno dal +8,6% di maggio). Sul fronte banche centrali, Corea del Sud e Nuova Zelanda hanno entrambe aumentato i tassi di 50 punti base e si prevede che la Bank of Canada oggi alzerà i tassi almeno fino alla soglia del 2%, un livello che non si vedeva dal 2008.
Domani invece parte la stagione degli utili con le grandi banche americane che riporteranno i riscontri del secondo trimestre. "Se la performance risulterà più forte del previsto, le azioni potrebbero trovare lo spazio per riguadagnare il terreno perduto", rimarcano gli esperti di IG.
Sul parterre di Piazza Affari arranca a -2,7% il titolo Leonardo, tra i migliori alla vigilia. Banche ancora in affanno con Bper a -1,56% e Unicredit a -0,88%. Il titolo Saipem segna -24% a 1,479 euro dopo non essere riuscito a far prezzo in avvio per eccesso di ribasso sul prezzo di controllo. Saipem ieri ha segnato il peggior calo degli ultimi 37 anni con oltre -48% dopo che l'aumento di capitale da 2 mld di euro ha segnato sottoscrizioni pari a circa il 70%. Oggi è l'ultimo giorno per sottoscrivere i diritti inoptati.
Oggi riflettori dei mercati tutti puntati sulla lettura dell'inflazione statunitense che dovrebbe continuare a confermare l'aumento dei prezzi (consensus +8,8% a/a a giugno dal +8,6% di maggio). Sul fronte banche centrali, Corea del Sud e Nuova Zelanda hanno entrambe aumentato i tassi di 50 punti base e si prevede che la Bank of Canada oggi alzerà i tassi almeno fino alla soglia del 2%, un livello che non si vedeva dal 2008.
Domani invece parte la stagione degli utili con le grandi banche americane che riporteranno i riscontri del secondo trimestre. "Se la performance risulterà più forte del previsto, le azioni potrebbero trovare lo spazio per riguadagnare il terreno perduto", rimarcano gli esperti di IG.