Borsa Milano chiude ottava in bellezza, rally di Prysmian e Banco Bpm
Sprint rialzista in finale di settimana per la Borsa di Milano. L'indice Ftse Mib ha mandato in archivio le contrattazioni con una crescita di circa il +1,14% a quota 24.766,09 punti, accorciando le distanze dalla soglia psicologica dei 25mila punti. Piazza Affari, come le altre Borse europee, trova una sponda dall'attenuarsi dei timori legati al balzo dell'inflazione. Sugli investitori sembrano avere fatto presa le rassicurazioni che sono arrivate da un esponente della Federal Reserve, Christopher Waller, che ha rimarcato che l'istituto centrale ha bisogno di "molti altri mesi di dati" prima di considerare modifiche alla sua politica monetaria. Al di là delle questioni legate all'inflazione, a Piazza Affari la settimana è stata scandita dalla stagione degli utili.
Protagonista di giornata è stata Prysmian (+4,5%%) che ha proseguito la corsa della vigilia innescata proprio dai risultati dei primi tre mesi in rialzo. "Partenza d'anno incoraggiante, con un primo trimestre migliore delle attese e confidenti di raggiungere la parte alta della guidance", commentano gli analisti di Equita che mantengono la raccomandazione hold su Prysmian. Il target price è invece stato rivisto al rialzo del 4% a 29 euro.
Per il mondo del risparmio gestito si è invece messa in luce Azimut (+3,1%). All'indomani della trimestrale gli analisti hanno passato al setaccio i conti che hanno visto l'utile consolidato salire a 96,8 milioni, mentre i ricavi consolidati si sono attestati a 273,5 milioni. In particolare, Equita ha alzato il target price di Azimut del 3% a 22,2 euro e confermato la raccomandazione hold alla luce di "un primo trimestre molto forte e sopra le attese, una guidance 2021 confermata ma visibilità aumentata".
In deciso rialzo Banco BPM (+3%) con il ritorno della speculazione su possibili scenari di M&A. Unicredit (+2%) potrebbe fare la prima mossa mettendo nel mirino proprio l'istituto guidato da Giuseppe Castagna. Bene anche Nexi (+2,1%) che già ieri in evidenza in scia a riscontri trimestrali oltre le attese, e si è accomodata nelle prime file del Ftse Mib anche Interpump (+3,2%) dopo i conti con il titolo che riavvicina i top storici. Per il gruppo emiliano il primo trimestre è stato chiuso con vendite nette di 375,6 milioni di euro (+9,2%), un Ebitda di 91,5 milioni (+23%) e un l'utile netto per 53,8 milioni (+61,5% rispetto al primo trimestre 2020). "Le vendite hanno raggiunto e superato i livelli precedenti alla pandemia. La vigorosa ripresa è tuttora in corso e troverà compiutamente espressione nel secondo trimestre; le recenti acquisizioni crescono mostrando il loro valore. I margini di redditività risultano i più alti mai prima espressi", ha commentato il presidente di Interpump, Fulvio Montipò.
Ha recuperato terreno dopo i cali registrati in mattinata Unipol (+0,1%) che ha riportato un utile netto di 361 milioni nel primo trimestre confermando gli obiettivi per l'intero 2021. Sul fondo del listino milanese Inwit che ha ceduto il 3%, debolezza per Atlantia (-0,2%) che ha chiuso il primo trimestre 2021 con una perdita netta di 67 milioni di euro.
Fuori dal paniere principale rally di Datalogic (+15%). Ad accendere la miccia rialzista i risultati trimestrali migliori delle attese e le prospettive per il 2021. In particolare, il gruppo ha chiuso il primo trimestre con ricavi in crescita del 13,6% a 135,4 milioni di euro, un utile netto di 9 milioni e con un Ebitda adjusted triplicato a 21,6 milioni rispetto al primo trimestre 2020. La società bolognese guarda con fiducia all'intero anno, con le previsioni di crescita per l'anno 2021 che rimangono positive e a doppia cifra, in un range tra il 16% e il 20% rispetto al 2020.
Protagonista di giornata è stata Prysmian (+4,5%%) che ha proseguito la corsa della vigilia innescata proprio dai risultati dei primi tre mesi in rialzo. "Partenza d'anno incoraggiante, con un primo trimestre migliore delle attese e confidenti di raggiungere la parte alta della guidance", commentano gli analisti di Equita che mantengono la raccomandazione hold su Prysmian. Il target price è invece stato rivisto al rialzo del 4% a 29 euro.
Per il mondo del risparmio gestito si è invece messa in luce Azimut (+3,1%). All'indomani della trimestrale gli analisti hanno passato al setaccio i conti che hanno visto l'utile consolidato salire a 96,8 milioni, mentre i ricavi consolidati si sono attestati a 273,5 milioni. In particolare, Equita ha alzato il target price di Azimut del 3% a 22,2 euro e confermato la raccomandazione hold alla luce di "un primo trimestre molto forte e sopra le attese, una guidance 2021 confermata ma visibilità aumentata".
In deciso rialzo Banco BPM (+3%) con il ritorno della speculazione su possibili scenari di M&A. Unicredit (+2%) potrebbe fare la prima mossa mettendo nel mirino proprio l'istituto guidato da Giuseppe Castagna. Bene anche Nexi (+2,1%) che già ieri in evidenza in scia a riscontri trimestrali oltre le attese, e si è accomodata nelle prime file del Ftse Mib anche Interpump (+3,2%) dopo i conti con il titolo che riavvicina i top storici. Per il gruppo emiliano il primo trimestre è stato chiuso con vendite nette di 375,6 milioni di euro (+9,2%), un Ebitda di 91,5 milioni (+23%) e un l'utile netto per 53,8 milioni (+61,5% rispetto al primo trimestre 2020). "Le vendite hanno raggiunto e superato i livelli precedenti alla pandemia. La vigorosa ripresa è tuttora in corso e troverà compiutamente espressione nel secondo trimestre; le recenti acquisizioni crescono mostrando il loro valore. I margini di redditività risultano i più alti mai prima espressi", ha commentato il presidente di Interpump, Fulvio Montipò.
Ha recuperato terreno dopo i cali registrati in mattinata Unipol (+0,1%) che ha riportato un utile netto di 361 milioni nel primo trimestre confermando gli obiettivi per l'intero 2021. Sul fondo del listino milanese Inwit che ha ceduto il 3%, debolezza per Atlantia (-0,2%) che ha chiuso il primo trimestre 2021 con una perdita netta di 67 milioni di euro.
Fuori dal paniere principale rally di Datalogic (+15%). Ad accendere la miccia rialzista i risultati trimestrali migliori delle attese e le prospettive per il 2021. In particolare, il gruppo ha chiuso il primo trimestre con ricavi in crescita del 13,6% a 135,4 milioni di euro, un utile netto di 9 milioni e con un Ebitda adjusted triplicato a 21,6 milioni rispetto al primo trimestre 2020. La società bolognese guarda con fiducia all'intero anno, con le previsioni di crescita per l'anno 2021 che rimangono positive e a doppia cifra, in un range tra il 16% e il 20% rispetto al 2020.