Boom del trading azionario tra i cinesi in assenza di alternative. Ecco perchè immobiliare e altre opzioni sono fuori gioco

I cinesi voltano le spalle all’immobiliare e puntano sempre più sul trading azionario come forma d’investimento prediletta. Gli investitori cinesi si stanno rivolgendo alle azioni della Cina continentale, chiamate A Shares, in quanto altre opzioni di investimento come il settore immobiliare vengono sottoposte a un controllo più rigoroso da parte del governo.
Secondo Wind Information, il volume degli scambi di azioni ha superato i 1.000 miliardi di yuan (154,56 miliardi di dollari) nelle ultime sei settimane e mercoledì ha raggiunto il massimo dell’anno.
Mercato immobiliare cinese nel mirino
L’estate 2021 sarà ricordata per l’intensa regolamentazione attuata dal governo cinese che ha colpito i settori della tecnologia e dell’istruzione. Ting Lu, capo economista cinese di Nomura, si aspetta che questa nuova spinta politica per ridurre la disuguaglianza di ricchezza si farà sentire soprattutto nel settore immobiliare. L’aumento dei prezzi delle case negli ultimi decenni ha attirato una significativa speculazione e ha creato oneri finanziari per le famiglie che cercano di acquistare una casa in una zona con una buona scuola o vicino al lavoro. Le autorità cinesi hanno sottolineato negli ultimi anni che “le case sono per viverci, non per speculare” e hanno limitato la capacità degli sviluppatori immobiliari di costruire nuove case con alti livelli di debito.
“I mercati possono essere diventati così concentrati sulla tempesta normativa che ignorano l’elefante nella stanza: le restrizioni di Pechino sul settore immobiliare, che costituisce un quarto dell’economia cinese e metà del business globale delle costruzioni”, ha detto Lu in un rapporto del 24 agosto scorso. “I mercati dovrebbero essere preparati per quello che potrebbe essere un rallentamento della crescita molto peggiore del previsto, più prestiti e inadempienze obbligazionarie, e potenziali turbolenze del mercato azionario”, ha detto.
Nel 2018, circa il 65% del patrimonio privato delle famiglie cinesi era nel settore immobiliare, contro il 49% negli Stati Uniti, secondo Noah Research. Ciò significa che molti capitali cinesi potrebbero entrare in azioni. “Speculare sull’immobiliare è sicuramente fuori gioco”, ha detto Schelling Xie, analista senior di Stansberry China secondo una traduzione della CNBC. Da quando le autorità cinesi hanno inasprito il divieto di transazioni di criptovalute quest’anno, “dove va questo denaro?”. Ci si aspetta così che più denaro entrerà nel mercato azionario, soprattutto perché l’incertezza sulla crescita economica spinge gli investitori che si aspettano che la politica monetaria si allenti, permettendo un maggiore flusso di capitali.