Notizie Notizie Italia Boom dei risparmi affidati ai robo advisor, scelti però da chi ha patrimoni extra small

Boom dei risparmi affidati ai robo advisor, scelti però da chi ha patrimoni extra small

30 Dicembre 2019 08:12

La consulenza finanziaria basata sugli algoritmi piace sempre di più, ma solo per chi ha patrimoni limitati. Le masse di risparmio gestite a livello globale da robo advisor supereranno gli 877 miliardi di euro a fine 2019, stando a quanto riporta il Quaderno Fintech della Consob. I dati relativi all’Italia vedono masse gestite per 400 milioni di dollari (circa 358,2 milioni di euro). Il mercato più maturo risulta quello statunitense con quasi 750 miliardi di dollari di masse gestite nel 2019 e 200 operatori attivi (dato al 2017); seguono la Cina (179,4 miliardi di dollari) e il Regno Unito (14,8 miliardi di dollari).

Mercato dei robo advisor che presto dovrebbe vedere scendere in campo anche Goldman Sachs, stando alle indiscrezioni delle scorse settimane del Financial Times.

Crescita destinata a continuare a ritmo forte

Una crescita che è destinata a confermarsi nel corso dei prossimi anni. Le masse gestite da robot saliranno nel mondo del 27% all’anno fino al 2023 quando raggiungeranno i 2.552 miliardi di dollari con 147 milioni di clienti serviti. In Italia la crescita nei prossimi anni sarà ancora più marcata, ossia del 51% all’anno.

La dimensione media dei patrimoni amministrati dagli algoritmi è però abbastanza ridotta: 21 mila dollari di media nel mondo e 14 mila in Italia. Il mercato attuale, spiega il rapporto Consob realizzato in collaborazione con l’Università Roma Tre e l’Università Lumsa – è caratterizzato dalla presenza di un’ampia fascia di investitori che ricevono un servizio molto ‘standardizzato’ poiché hanno un patrimonio molto basso ovvero non accedono al servizio perché il prezzo di offerta è superiore alla loro disponibilità a pagare.