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Bondi freddo sulla fusione Parmalat-Granarolo

Pubblicato 13 Febbraio 2006 Aggiornato 19 Luglio 2022 13:00
Enrico Bondi chiude la porta alla possibile fusione con Granarolo, indicata da Luciano Sita come possibile e utile alla creazione di un polo aggregato italiano nell'agroalimentare in grado di competere internazionalmente. Per l'amministratore delegato di Parmalat "il residente di Granarolo parla per sé, Parmalat può essere un grande polo di aggregazione. Una fusione di questo genere sul mercato è impossibile per problemi di Antitrust. Se si guarda lla situazione del mercato italiano - ha concluso Bondi sull'argomento - è evidente che ci sono molti ostacoli in termini di quote di mercato e quindi di concorrenza". In seguito Bondi si è dedicato alla situazione economica di Parmalat azzardando la possibilità di un ritorno allla distribuzione di dividendi già nel 2007 "ma dipenderà dai risultati che otterremo - ha puntualizzato - dalle azioni legali e dalla velocità con cui sapremo ridurre la catena delle partecipazioni". Intanto il mercato ha accolto freddamente i conti societari con un deprezzamento del titolo a Piazza Affari dell'1,6%.