Bond: prosegue il sell-off sul Bund, rendimento decennale vola all’1%
Proseguono senza sosta le vendite sul Bund tedesco, che ieri si sono intensificate dopo le parole di Mario Draghi e il rialzo delle stime sull’inflazione da parte della Banca centrale europea. Questa mattina il rendimento del decennale tedesco è schizzato all’1%, sui massimi dal settembre 2014. Per capire l’impennata del tasso del Bund bisogna ricordare che solo tre sedute fa il titolo rendeva meno dello 0,5%, mentre al 20 aprile il rendimento era pari allo 0,07 per cento.
Il presidente della Bce ha dichiarato che il quantitative easing sta funzionando e la ripresa dell’inflazione ne è una dimostrazione evidente. Secondo l’Eurotower, nel 2015 i prezzi al consumo nella Zona Euro saliranno dello 0,3%, un dato rivisto al rialzo rispetto allo 0,1% indicato a marzo. Invariate le previsioni per il 2016 e 2017, rispettivamente all’1,5% e all’1,8 per cento. Ma il mercato ha guardato soprattutto a una frase pronunciata da Draghi durante la conferenza stampa di ieri: “dobbiamo abituarci a un periodo di maggiore volatilità sul mercato obbligazionario”.
Frase che ha inciso sulle forti oscillazioni viste sul mercato secondario dei titoli di Stato. Ma gli investitori guardano soprattutto alle attese per l’inflazione, e non ai dati che si riferiscono ai mesi scorsi. In particolare, basta osservare il grafico dell’indice German Breakeven 5 Year, che misura l’inflazione attesa in Germania nei prossimi cinque anni. Ieri, infatti, questo indicatore è schizzato in contemporanea con le vendite massicce che si sono abbattute sul Bund tedesco.