Notizie Certificates BNP lancia sul mercato i nuovi Turbo Certificates su commodity e valute

BNP lancia sul mercato i nuovi Turbo Certificates su commodity e valute

10 Giugno 2019 16:17

Torna la volatilità sui mercati e si riaccende l’interesse dei trader per i certificati a leva. Il mese di maggio infatti ha visto un’impennata del VIX legato principalmente ai timori per l’inasprirsi delle tensioni commerciali tra USA e Cina. Un contrasto per ora lontano dalla soluzione e che dunque rischia di generare nei prossimi mesi ulteriori forti movimenti direzionali.

 

Un contesto che ha influenzato anche il mercato delle commodity e delle valute, rendendoli in alcuni casi più frizzanti. È il caso per esempio del WTI. Maggio infatti ha visto l’oro nero perdere oltre il 13%, in scia principalmente ai timori crescenti legati alla produzione americana. Gli operatori si sono focalizzati sul veloce incremento della produzione USA che non sembra conoscere limiti segnando nuovi massimi, ben oltre quota 12 milioni di barili al giorno. Dinamica che sta generando un graduale incremento delle scorte di petrolio americano e forte calo della materia prima. Anche dal lato della domanda, una escalation dei contrasti tra USA e Cina potrebbero avere impatti sulla crescita globale e a cascata sui consumi di petrolio, rendendo ancora più volatile la materia prima.

 

Anche per l’oro, il tema dazi rimane fil rouge per comprendere l’andamento dei prezzi. L’oro infatti storicamente è sempre stato molto reattivo alle fasi di risk off sui mercati e il 2019, come abbiamo visto in questi primi 6 mesi, si candida a buon diritto a fasi di volatilità crescenti anche del prezioso.

 

Sul fronte cambi, eventuali politiche espansive da parte della Federal Reserve potrebbero generare volatilità sull’euro dollaro. Settimana prossima si terrà infatti il meeting della Fed, dove Powell potrebbe dare indicazioni importanti proprio in questa direzione, mentre il mercato ormai scommette in un taglio dei tassi entro l’anno.

 

Proprio per consentire agli investitori di sfruttare al meglio le potenzialità di commodities e valute, BNP Paribas ha emesso, per la prima volta, 50 Turbo Certificate (sia long che short) dedicati a questi mercati con scadenza a settembre, ottobre, novembre e dicembre 2019.

 

Un prodotto che sta catturando sempre di più l’attenzione degli investitori in virtù di una serie di vantaggi sia rispetto a strumenti concorrenti, sia rispetto ad altri certificati a leva, come per esempio i Leva Fissa. Rispetto a questi ultimi infatti risultano molto più efficienti nel multi day trading. Una dinamica dovuta alla struttura dei due prodotti. Infatti, se nei certificati a Leva Fissa ciò che rimane fisso è la leva, nei Turbo è lo strike. Una differenza che, nel caso del primo, determina il Compounding Effect, ovvero quel effetto matematico che si manifesta qualora i Leva Fissa vengano detenuti in portafoglio per due o più giorni di mercato. In questi casi la performance registrata dal sottostante, moltiplicata per la leva, può differire in maniera significativa rispetto a quanto registrato dal Leva Fissa, rendendo molto difficile gestire la posizione.

 

Non solo, i Turbo Certificates non presentano problemi legati al roll dei futures. Questo implica l’assenza dei costi di rollover legati al passaggio da un contratto Future in scadenza a quello successivo. Infine, altro vantaggio è riguarda la dinamicità della leva. Questa infatti, essendo variabile, consente all’investitore un ventaglio di possibilità maggiori. Nel caso dei certificati a Leva Fissa invece questa non supera le 7X.

 

Per aiutarci a capire quanto detto finora riproponiamo un estratto di Borse in Diretta TV del 27 Maggio 2019 in cui Nevia Gregorini, Head of Italian Exchange Traded Solutions, Equity Derivatives Sales in BNP Paribas, ci spiega le differenze tra i certificati Turbo e i Leva Fissa e le potenzialità dei primi nell’operatività multi day.