Notizie Notizie Italia Bnl-Unipol: Fazio e altri 12 assolti. Corte d’appello di Milano, il fatto non sussiste

Bnl-Unipol: Fazio e altri 12 assolti. Corte d’appello di Milano, il fatto non sussiste

6 Dicembre 2013 14:46

Antonio Fazio, ex governatore della Banca d’Italia, insieme ad altre 12 persone coinvolte nella tentata scalata nel 2005 di Unipol a Bnl sono state assolte dalla terza sezione penale della Corte d’appello di Milano “perché il fatto non sussiste“. I giudici hanno anche revocato le sanzioni pecuniarie alla stessa Unipol, Banca dell’Emilia Romagna (Bper) e Hopa e la provvisionale pari a 15 milioni di euro in favore della parte civile Banco di Bilbao, quest’ultima condannata al pagamento delle spese processuali. Entro il 31 gennaio 2014 saranno pubblicate le motivazioni della sentenza.

Fazio era accusato del reato di aggiotaggio insieme agli ex vertici di Unipol Giovanni Consorte e Ivano Sacchetti, all’attuale amministratore delegato, Carlo Cimbri, agli immobiliaristi Danilo Coppola, Stefano Ricucci e Giuseppe Statuto, all’ex eurodeputato del Pdl, Vito Bonsignore, ad Emilio Gnutti di Hopa, al banchiere Bruno Leoni e al costruttore Gaetano Caltagirone oltre ai fratelli Ettore e Tiberio Lonati. Le tre società, Unipol, Bper e Hopa, erano invece imputate per la legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti.

Ha espresso soddisfazione l’avvocato Roberto Borgogno, che ha rappresentato la difesa dell’ex governatore, alla notizia dell’assoluzione: “Una battaglia legale coronata dal successo”, ha detto al termine del secondo processo in appello.

Il primo processo di appello si era concluso con l’assoluzione dall’accusa di aggiotaggio di tutti gli imputati, con la sola condanna di Consorte e Sacchetti per il reato di insider trading e ostacolo all’autorità giudiziaria rispettivamente ad un anno e sette mesi e a un anno e sei mesi di carcere. Ma la sentenza di assoluzione il 7 dicembre 2012 era stata annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione, aprendo così le porte ad un secondo processo di appello. La prescrizione per il reato di aggiotaggio era comunque scattata il 19 dicembre del 2012.